“In questo momento molti paesi stanno già mettendo in piedi la collaborazione, la cooperazione tra tutti gli operatori che gestiscono le reti, perché se prendete il consumo di un cliente che nel 2012 che usava internet in mobilità era di circa 500 mega, oggi è di un giga e mezzo domani sarà tre giga”.
Lo ha detto Maximo Ibarra, amministratore delegato di Wind, intervenendo al convegno sul digitale organizzato oggi a Roma dalla Luiss. Per sfruttare al massimo delle loro potenzialità le reti che consentono di connettersi a Internet in mobilità, secondo il numero uno di Wind, sarà necessario metterle in rete, creando le sinergie perché il loro uso sia più efficiente e meno parcellizzato.
“Nel momento in cui ci troviamo di fronte a una situazione in cui abbiamo limiti geografici e logistici – ha proseguito Ibarra – per fare delle cose è importante che ci siano fortissime collaborazioni, che non significa minori investimenti, ma aumentare gli investimenti e contestualmente renderli molto più sinergici nel momento in cui le reti si mettono insieme”.
“Serve una integrazione orizzontale tra i vari network – ha concluso Ibarra – cosicché una Vodafone, una Tim, una Wind o una 3, anziché avere 15mila antenne sul territorio, magari ne abbiano un po’ di meno e magari riescano farne un utilizzo molto più efficiente. In effetti questa condivisione credo sia un ulteriore acceleratore nelle mani degli operatori per far sì che queste infrastrutture stiano in piedi nel modo giusto, nel momento giusto”.