(Ri)scoppia il caso braccialetti elettronici

100 milioni di euro? No, la partita ne vale “solo” 9: il Viminale chiarisce i termini della convezione stipulata con Telecom Italia a seguito dell’interrogazione dell’ex Guardasigilli Nitto Palma (Pdl)

Pubblicato il 01 Feb 2012

Nella convenzione da 100 milioni di euro stipulata tra ministero dell’Interno e Telecom, solo 9 milioni riguardano i braccialetti elettronici. Lo precisa il Viminale, dopo le domande formulate dal senatore Francesco Nitto Palma (Pdl) al ministro Annamaria Cancellieri ieri in commissione Affari costituzionali del Senato.

Il Viminale informa che "il ministro Cancellieri fornirà una dettagliata risposta scritta in tempi brevi" alle domande di Palma. Vuole però "immediatamente precisare" che la convenzione con Telecom "non riguarda solo la fornitura dei braccialetti, ma tutti i servizi di comunicazione elettronica essenziali per la sicurezza del Paese". I

l corrispettivo per i soli braccialetti, prosegue il ministero, "pesa sull’intera economia del contratto per poco più di 9 milioni di euro. Tale importo ricomprende una serie di voci relative alla complessiva piattaforma tecnologica che presiede all’utilizzazione dei braccialetti, e non solo alla fornitura degli stessi". La stipulazione del nuovo accordo quadro, sottolinea il Viminale, "ha d’altronde corrisposto all’esigenza di dare continuità ad un servizio previsto per legge, e come tale obbligatorio. Se finora l’utilizzo è stato limitato, questo è dipeso dalla scarsità delle richieste da parte dell’autorità giudiziaria". Quanto alle presunte illegittimità sollevate dal senatore Palma rispetto alla normativa e giurisprudenza comunitaria, il ministero evidenzia che "non si è trattato di una proroga di un precedente contratto, ma di un nuovo accordo quadro per l’affidamento del quale sono state seguite le procedure di trasparenza comprese quelle previste dalle direttive Ue".

Nitto Palma: Cento milioni per 14 bracciali, perché la proroga con Telecom?

"Visto che la convenzione con Telecom, costata al ministero 100 milioni di euro, ha consentito in 10 anni l’utilizzo di 14 braccialetti per i condannati, perché è stata prorogata fino al 2017?".

A chiederlo ieri è stato il parlamentare del Pdl ed ex Guardasigilli, Francesco Nitto Palma, in un’interrogazione al ministro Cancellieri nel corso dell’ audizione di quest’ultima in commissione Affari Costituzionali di Palazzo Madama: "Ho chiesto anche al ministro di annullare questo contratto di proroga, stipulato il 31 dicembre scorso, anche perché la vecchia tecnologia, per utilizzare i 400 braccialetti previsti dalla vecchia convenzione e i 2000 dalla proroga, è del tutto superata. In più alla luce della normativa e della giurisprudenza europea, è assolutamente illegittima perché è stato modificato l’oggetto del contratto originario poi prorogato". Palma ha chiesto infine come mai ciò "sia potuto accadere." Il ministro ha promesso sul tema una risposta scritta a Palma.

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