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Santoni: “Agenda digitale, ora l’execution”

Per l’Agenda digitale si apre una nuova fase, ma l’Italia rimane fanalino di coda nei primi segnali di ripresa e nell’uso delle tecnologie. E’ sufficiente concentrarsi sulle priorità individuate dal Crescita 2.0 o politica e istituzioni devono fare di più? Ecco cosa ha risposto al Corriere delle Comunicazioni l’Ad di Cisco Italia

Pubblicato il 24 Gen 2014

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La priorità assoluta è dare esecuzione a ciò che è già stato deciso. Per dare una svolta è necessaria una politica che sia veramente del fare e metta in condizione il paese di avere a disposizione nel minor tempo possibile identità digitale, anagrafe centralizzata, fatturazione elettronica: come elementi base di una digitalizzazione rivolta al cittadino, all’amministrazione e alle imprese. Nel lasso di tempo necessario ad arrivare a questi servizi, è necessario attuare interventi per costruire la necessaria cultura digitale, mobilitando risorse e investimenti affinché i servizi possano essere compresi, adottati ed utilizzati con efficacia.

Bisogna agire anche sulle giovani generazioni, perché crescano considerando il digitale un reale strumento di cittadinanza e partecipazione, e siano consapevoli di come servirsi degli strumenti disponibili in modo sicuro e produttivo; non si deve però tralasciare il coinvolgimento delle fasce più tradizionalmente lontane dalla tecnologia, che rischiano già di essere escluse da dinamiche fondamentali per la nostra società. Infine, sono fiducioso che il Governo farà tutto il necessario per fare leva sull’opportunità eccezionale di Expo Milano 2015, che non sarà solo un “grande evento”, sarà soprattutto un “grande moltiplicatore” per gli investimenti che saranno fatti: investimenti che permetteranno di realizzare infrastrutture ed ecosistemi virtuosi, che potranno davvero accelerare il passo dell’innovazione nel nostro paese.

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