Ben venga la mossa di F2i di volre estendere il modello Metroweb ad altre città italiane ma resta “auspicabile” un accordo con Telecom Italia. Con questa parole Corrado Sciolla, ad di BT Italia e presidente di BT France, entra nel dibattito sulle reti di nuova generazione e in un’intervista a Milano Finanza ne sottolinea a “l’effetto boost per il rilancio della produttività del Paese”. Affrontando la questione della domanda Sciolla ritiene che ci sia molta domanda in tal senso da parte di piccole e medie imprese, professionisti e anche utenti consumer. “Credo però – precisa – ci sarebbero problemi di copertura delle aree a bassa densità, e per questo il nodo rimane quello della valorizzazione corretta della rete in rame di Telecom Italia”.
Secondo Sciolla fino a quando non si raggiungerà un accordo in tal senso “ogni operatore procederà per conto proprio, ma ritengo difficile che l’infrastruttura risultante si spinga complessivamente oltre il 40% della popolazione”. “ L’effetto di stimolo dato da F2i è molto positivo – sottolinea – ma per raggiungere almeno i due terzi del Paese è necessario superare la logica dei singoli, e legittimi, interessi”.
Per quanto riguarda la situazione delle Tlc italiane, Sciolla rileva ancora molte complessità per le piccole e medie imprese. E non solo di tipo tecnologico., ma soprattutto culturale. “Il modello di utilizzo – spiega – può infatti cambiare solo con infrastrutture e servizi moderni, a partire da soluzioni di storage e applicative basate su cloud”. Cloud che, però, non è frenato solo dallo stato della rete.
“Lo stato della rete costituisce uno dei limiti per il cloud altri riguardano le abitudini di utilizzo – conclude il manager – In Italia, per esempio, i conti correnti online costituiscono il 14% del totale contro una media europea del 34%, per non parlare della pubblica amministrazione che dialoga con i cittadini ancora per via cartacea e solo in via residuale in forma digitale”.