Smartphone, si apre l’era delle sim embedded: svolta nel machine-to-machine

Inglobata nello smartphone, la eSim farà sparire la card così come la conosciamo finora e – secondo Juniper Research – rappresenterà oltre il 50% delle connessioni M2M entro la fine del decennio

Pubblicato il 02 Set 2016

Giampiero Rossi

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La Sim dei nostri smartphone, dopo essere diventata sempre più piccola, inizia ad essere definitivamente inglobata nel device stesso, ed anche in Italia ormai ha fatto la sua comparsa quella che viene definitiva la eSIM ovvero Embedded Sim messa per prima negli smartwatch Gear S2 Classic 3G di Samsung con operatore Tim.

Costruita grazie alle specifiche redatte dalla Gsma (Gsm Association), la eSIM è l’inizio di quello che nei prossimi anni dovrebbe far sparire la SIM che conosciamo e che siamo abituati a mettere e togliere dal nostro smartphone, e che invece si trasformerà in qualcosa di fisso e saldato nel nostro device senza poterla più togliere.

Molti i vantaggi, tra cui il principale sarà quello di collegarsi online e cambiare operatore telefonico, in modo immediato ed ogni volta che si vuole, infatti questo nuovo sistema rende possibile l’attivazione e l’aggiornamento della sottoscrizione da remoto e permetterà successivamente l’adozione della eSim anche su varie tipologie di dispositivi.

Un nuovo studio condotto da Juniper Research ha scoperto che le eSim andranno sempre di più a dominare il mercato M2M (Machine to Machine), e che rappresenteranno oltre il 50% delle connessioni entro la fine del decennio.

Secondo questo studio, l’introduzione delle specifiche create dalla Gsma spingerà i fornitori di servizi ad offrire il provisioning a distanza delle loro eSIM, in modo da ampliare le offerte nei loro abbonamenti.

Inoltre lo studio sostiene che la migrazione del provisioning verso l’Ota (Over The Air) faciliterà una serie di nuovi modelli di business, aumentando potenzialmente il tempo di vita di un abbonamento e riducendone al contempo i costi.

La ricerca sostiene che la tecnologia embedded potrebbe essere uno strumento per incrementare i mercati verticali, come l’agricoltura all’interno dei paesi in via di sviluppo, ma soprattutto riguarderà i contatori (gas, luce, acqua ecc.) controllati da remoto e le connessioni delle auto, che saranno la maggior parte di tutte le connessioni M2M fatte con eSIM nel corso dei prossimi 5 anni.

Perciò gli operatori di rete dovranno capitalizzare la crescita del M2M, offrendo piattaforme personalizzabili, ed offrire una varietà di semplici modelli di fatturazione.

Sicuramente l’aumento delle eSIM nei prossimi anni sarà un evento inarrestabile, soprattutto nel mercato M2M, invece, per quanto riguarda gli utilizzi di uso comune, sarà per ora solo sui device come gli smartwatch o i tablet, che però impattano in modo relativo nell’esperienza finale dell’utente, ma presto arriverà anche sugli smartphone ed è lì che si vedrà il vero gradimento del pubblico.

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