SATELLITE

Spazio, sarà Avio a sviluppare i motori di Ariane 6

Il gruppo si aggiudica la commessa dell’Agenzia spaziale europea per i nuovi propulsori in fibra di carbonio. L’Ad Giuliano Lasagni: “L’Italia aderisca in conferenza Esa alla seconda fase del programma”

Pubblicato il 31 Mar 2014

Antonello Salerno

avio-140331165218

Sarà Avio a guidare lo sviluppo dei nuovi motori a propellente solido in fibra di carbonio per il nuovo vettore spaziale europeo Ariane 6. Il gruppo internazionale è stato selezionato tramite la gara a livello europeo indetta da Esa (European Space Agency).

“La scelta di Avio da parte di Esa – si legge in una nota del gruppo – conferma il suo alto valore competitivo e tecnico nell’ideazione e nella produzione dei nuovi motori in fibra di carbonio la cui tecnologia ha già dato eccellenti risultati con il successo dei lanci del vettore spaziale Vega di cui la Società controllata Elv (70% Avio e 30% ASI) è capocommessa”.

I primi tre stadi del vettore Vega sono realizzati presso lo stabilimento Avio di Colleferro utilizzando la tecnica dell’avvolgimento della fibra di carbonio su uno strato di protezione termica di brevetto Avio. “In particolare – spiegano da Avio – il primo stadio di Vega da 88 tonnellate di propellente è il motore monolitico in fibra di carbonio più grande al mondo.

Questi motori, progettati per resistere a elevate sollecitazioni, che forniscono una spinta al decollo pari a 265 tonnellate, con una pressione interna massima dell’ordine di 90 bar, hanno completato con estrema precisione le missioni assegnate nei voli già effettuati”.

”Abbiamo sempre creduto nella tecnologia dei materiali compositi applicata ai vettori spaziali i cui vantaggi in termini di riduzione di peso e costi sono innegabili – afferma Pier Giuliano Lasagni, amministratore delegato di Avio – Per questa ragione non ci siamo limitati alla progettazione e costruzione, ma abbiamo brevettato una resina per realizzare i tessuti in fibra di carbonio pre-impregnata necessari alla realizzazione di tali motori. Questa tecnologia è per noi punto di forza per l’evoluzione di Vega e per il futuro Ariane 6. Siamo orgogliosi di questo riconoscimento da parte dell’Agenzia Spaziale Europea, ennesima conferma dell’alto livello tecnologico raggiunto e delle elevate competenze dei nostri team. Auspichiamo – conclude Lasagni – che quanto fatto fino ad ora e i successi che hanno portato Avio ad avere un ruolo centrale nell’industria aerospaziale internazionale possano trovare riscontro nell’adesione dell’Italia alla seconda fase del programma di sviluppo e qualifica di Ariane 6, in occasione della Conferenza per lo Spazio dei Ministri dei Paesi membri dell’Esa che si terrà a novembre di quest’anno”.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

Articolo 1 di 3