Spesa Ict, si torna ai livelli di crescita 2008

iDate: investimenti globali per 2.750 miliardi di euro nel 2010, il 3,3% in più sul 2009. Fanno da traino i servizi. Nord America e Europa in pole position, in forte espansione Cina e India, che però non intaccano il primato del Giappone nell’Asia-Pacifico

Pubblicato il 07 Giu 2011

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La spesa globale in tecnologie e servizi digitali ha superato 2.750
miliardi di euro nel 2010, una crescita del 3,3% rispetto al 2009,
secondo gli analisti di iDate, che hanno pubblicato l’11ma
edizione del loro DigiWorld Yearbook. "Siamo tornati ai
livelli del 2008” in termini di crescita, annuncia Jean-Michel
Chapon, direttore del DigiWorld Institute (Uk) di iDate. Nel 2009
il mercato aveva registrato una crescita negativa (-2,1%) rispetto
al 2008, quando si erano spesi 2.720 miliardi di euro.

La parte del leone spetta ancora ai servizi telecom, che hanno
superato 1000 miliardi di euro nel 2010, in crescita rispetto ai
987 miliardi dell’anno precedente. Il secondo segmento per valore
è quello dei servizi software e informatici, con vendite di 657
miliardi nel 2010, seguito dai servizi tv e dall'hardware per
computer (289 e 287 miliardi rispettivamente) e poi
dall’elettronica di consumo (266 miliardi) e dalle attrezzature
telecom (247 miliardi di euro).

Suddividendo i risultati per aree geografiche, invece, il traino è
il Nord America, che rappresenta 851 miliardi del totale; seguono
l’Europa con 832 miliardi e l’Asia-Pacifico con 722 miliardi.
America Latina e Africa/Medio Oriente sono ancora parecchio
indietro, con una spesa che si attesta rispettivamente su 211 e 137
miliardi.

In Europa e Stati Uniti, il segmento hardware è tornato a crescere
nel 2010 dopo la contrazione del 2009; tuttavia mentre la regione
del Nord America riprende a tirare, l’Europa si trova ancora in
una situazione “difficile”, secondo iDate. In particolare, in
Gran Bretagna, la crescita del mercato tecnologico si ferma a un
modesto 0,84%, dietro a Francia e Germania (2%).

Da notare in Asia-Pacifico, invece, le differenze tra Cina e India,
che vivono entrambe un boom degli utenti e dell’utilizzo dei
servizi telecom e dei device tecnologici. "Ma in Cina
l’aumento dei volumi si sta traducendo in valore”, nota Chapon:
"Le persone spendono di più”. In India, invece, l’aumento
del 46% nei clienti mobili ha portato a una crescita del valore di
solo il 13%, a causa della forte pressione sui prezzi”.
Attenzione, però: anche se questi sono i mercati emergenti, in
valore il “vecchio” Giappone pesa ancora molto di più – quanto
Cina e India messi insieme. Nel 2010 il Giappone è infatti numero
uno per spesa Ict nell’Asia-Pacifico con 268 miliardi di euro,
mentre la Cina ha speso 191 miliardi e l’India 56.

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