Telecom, Asati rilancia su Cdp: “Serve aumento di capitale riservato”

“Operazione non più rinviabile”, dice l’associazione. Che chiede a Governo e Parlamento di intervenire con maggiore chiarezza per valorizzare l’azienda

Pubblicato il 05 Nov 2015

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Asati rilancia sul ruolo di Cassa Depositi e Prestiti in Telcom. L’associazione ha più volte sollecitato il Governo e il Parlamento ad intervenire con maggiore chiarezza, maggiore coraggio, maggiore capacità per assicurare la piena tutela e valorizzazione dell’occupazione e del patrimonio di conoscenze e competenze di Telecom Italia, attraverso un aumento di capitale da riservare in primis a Cdp.

Secondo l’associazione, si tratta di “una operazione ora non più rinviabile, in grado di dare nuovo impulso alla realizzazione della rete nazionale a banda ultralarga, tanto auspicata dal Governo, ma, soprattutto, in grado di vigilare, attribuendo a Cdp il ruolo di garanzia, su potenziali, possibili speculazioni finanziarie da parte dei nuovi azionisti di riferimento”. La richiesta avviene “dopo il dinamismo degli imprenditori francesi e il loro spirito di conquista messo in campo da Bolloré e Xavier Niel nelle recenti scalate su Telecom Italia”.

In occasione della prima assemblea che sarà convocata, in cui i potenziali nuovi azionisti francesi presenteranno una loro lista per il Cda, Asati chiede la presenza nel nuovo Consiglio di un membro di espressione di Cdp; la nomina di un rappresentante dei piccoli azionisti anche dipendenti indicata da Asati come ruolo di garanzia per evitare che decisioni assunte dai nuovi azionisti danneggino gli interessi della minoranza e per vigilare sulla rappresentanza e diritti dei dipendenti azionisti e dei piccoli azionisti in generale.

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