TELEFONICA-VIVENDI

Telecom, Findim: “Subito alleanza Gvt-Tim Brasil”

La finanziaria presieduta da Marco Fossati grida al conflitto di interessi di Telefonica e auspica un’accelerazione sulla liaison fra Telecom e Vivendi anche sul mercato domestico: “Soluzione industriale per produrre benefici di medio-lungo periodo”

Pubblicato il 06 Ago 2014

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“Il conflitto di interessi di Telefonica, primo azionista di Telecom Italia, sta producendo una situazione pericolosa e grottesca al tempo stesso, in cui Telecom Italia deve rispondere ad una strategia ostile messa in atto dal suo primo azionista, che verosimilmente ha utilizzato informazioni sensibili su operazioni in atto”. Duro j’accuse da parte di Findim, presieduta da Marco Fossati, sulla vicenda Telefonica-Vivendi. “Stiamo assistendo in queste ore all’epilogo di una storia societaria durata sei anni, contraddistinta dal controllo dei soci Telco su Telecom Italia, dal conflitto di interessi di Telefonica e dal costante e continuo impoverimento dell’azienda – si legge in una nota -. Le vicende di queste ore pongono in evidenza la necessità di un Piano Strategico industriale per il futuro e il rilancio di Telecom Italia, che il management deve mettere in atto a partire dalle prossime ore come da tempo Findim ha auspicato e, al contempo, deve tutelare, anche legalmente, l’azienda e tutto l’azionariato dalle attività ostili del principale azionista”.

Findim Group ritiene che il futuro di Telecom Italia, sia nel mercato brasiliano che in quello domestico, passi attraverso una forte alleanza industriale, ed un conseguente cambio dell’assetto azionario, che metta in condizione Telecom Italia di poter offrire servizi quadruple play ai propri clienti.

“Per questo motivo, come già indicato nel Piano Industriale redatto e presentato da Findim Group, occorre procedere rapidamente nella fusione tra GVT e Tim Brasil, con una piena alleanza industriale tra Telecom Italia e Vivendi anche nel mercato italiano. Questa soluzione industriale produrrà effetti e benefici, industriali e finanziari, di medio lungo termine più vantaggiosi per Vivendi, rispetto a soluzioni di vendita che determinerebbero l’uscita definitiva da un grande mercato potenziale come quello brasiliano”.

Per il futuro di Telecom Italia “serve quindi un nuovo assetto azionario e una risposta forte sul piano Industriale, che produca innovazione tecnologica, nuovi servizi e benefici per l’azienda e per il Paese”.

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