“Affinché il Presidente rappresenti una figura di garanzia per tutti gli azionisti, è indispensabile che esso venga scelto tra i candidati eletti nelle liste di minoranza”. E’ l’appello del presidente di Findim, Marco Fossati, a seguito del cda di ieri di Telecom Italia. Fossati nell’evidenziare “che il consiglio ha compiuto un primo passo recependo gran parte delle raccomandazioni minime di riforma della governance societaria che Findim Group aveva indirizzato al Consiglio nelle scorse settimane”, sostiene però che è necessario “dare concretezza al percorso di trasformazione della governance di Telecom Italia verso un compiuto modello di public company”.
E secondo Findim il “punto cardine” riguarda le metodologie di nomina del Presidente. In linea con la posizione della stessa Telecom che si è espressa a favore di una figura di garanzia per tutti gli azionisti e nella logica del check and balance, il numero uno di Findim chiede dunque che il presidente sia scelto tra i candidati eletti nelle liste di minoranza.
“Findim Group pur apprezzando il lavoro svolto in queste settimane dall’amministratore Marco Patuano – si legge nella nota emessa dalla finanziaria – si riserva di valutare, a tale riguardo, le eventuali iniziative tese ad assicurare l’effettivo miglioramento della governance della società per poter realizzare nel prossimo futuro le scelte industriali che creino valore per tutti gli azionisti”.