Telecom, fra i candidati di Telco spunta Recchi

Il presidente dell’Eni entra nella rosa dei papabili. In “corsa” anche Massimo Tononi, presidente di Borsa Italiana ed ex sottosegretario del governo Prodi

Pubblicato il 14 Mar 2014

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Tra i candidati che Telco potrebbe indicare per la presidenza Telecom entra con forza il nome di Giuseppe Recchi (nella foto). Proprio al presidente di Eni, secondo le ultime anticipazioni, potrebbe spettare il posto in cima alla lista che la holding che detiene il controllo di Telecom Italia presenterà in vista dell’assemblea del 16 aprile chiamata a rinnovare il Consiglio d’amministrazione di Ti. Il termine per la presentazione delle liste scade il 22 marzo, ma già nel corso della settimana prossima i comitati nomine di Telecom e il board di Telco saranno chiamati ad approvare le candidature, che a quel punto saranno ufficiali.

Il nome di Recchi va così ad aggiungersi a quello di Massimo Tononi, presidente di Borsa Italiana ed ex sottosegretario nel Governo Prodi, circolato con insistenza ieri, che era accreditato come presidente indipendente e di garanzia che poteva essere gradito anche alle minoranze, e a quello di Francesco Profumo (presidente di Iren).

Nella rosa che in questo momento è in valutazione in Telco comparirebbero i nomi di candidati con requisiti di professionalità e indipendenza che consentano di ottenere un consenso ampio in assemblea, con l’obiettivo di non incontrare in assemblea l’ostilità della Findim di Marco Fossati, che in portafoglio il 5% di Telecom Italia.

Il nome di Recchi sembra accontentare le diverse compagini: è una figura di garanzia per il gruppo di tlc, si è espresso a favore di una logica del checks and balances. Recchi è consigliere di Exor e di Ge Capital Interbanca, componente del consiglio direttivo e presidente del comitato investitori esteri di Confindustria, oltre a ricoprire incarichi a livello internazionale e a vantare importanti rapporti istituzionali.

Telecom è una grande azienda: vedremo come si svilupperà ma è sempre favorevole avere investitori. E’ un’azienda privata, quindi si tratta di un’operazione di mercato. Operazioni che sono utili se poi ci sono progetti di sviluppo che aiutano le aziende a stare sui mercati internazionali”. Così a settembre Recchi aveva commentato l’accordo tra il gruppo di tlc e Telefonica.

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