AFFAIRE TELEFONICA

Telecom, i sindacati: “Intervenga il governo”

Slc, Fistel e Uilcom in audizione alla Camera: “Serve incontro urgente tra Letta, azionista di maggioranza e le rappresentanze dei lavoratori”. E lanciano l’allarme: “Operazione Telefonica mette a rischio occupazione e investimenti”

Pubblicato il 23 Ott 2013

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L’operazione Telefonica rischia di perseguire efficienze economiche e organizzative orientate più a interventi di tipo finanziario che a investimenti per lo sviluppo con ricadute sull’occupazione. Lo hanno evidenziato i sindacati in audizione in commissione Trasporti e Tlc della Camera.

“Abbiamo ribadito – spiega Salvo Ugliarolo segretario nazionale della Uilcom – in commissione i nostri timori sull’occupazione e sottolineato la nostra contrarietà a soluzioni che determinano la frammentazione della compagnia, come lo scorporo della rete, che impediranno all’Italia di giocare un ruolo di rilievo nel processo d’integrazione europea dove le Tlc e l’Ict giocheranno un ruolo chiave”.

Secondo la Fistel Cisl il rischio è che questa operazione su Telecom “comporti piani industriali che taglino l’occupazione, al tema dello scorporo e della proprietà della rete che per noi rimane una priorità assoluta. È un bene di interesse strategico e va tutelato”. Per la Fistel-Cisl “questa operazione su cui il sindacato ha già chiamato i lavoratori alla mobilitazione, ora deve vedere il deciso intervento del governo, non solo per il presidio degli interessi nazionali, ma per evitare una deriva che porti alla cessione di Tim Brasil, di Telecom Argentina, attuali punti di forza di Telecom e che veda Telefonica interessata solo al business dei clienti fissi, della telefonia mobile, di internet e al loro fatturato, rivolgendo quindi gli investimenti solo allo sviluppo del business commerciale”. Per questo la Fistel-Cisl chiede “un incontro urgente tra il governo, l’azionista di maggioranza e il sindacato per verificare quele sia il piano industriale che accompagna questa operazione”.

La Ugl telecomunicazioni fa un appello alla politica perché, dopo l’operazione Telefonica su Telecom, “si eviti quello che sarebbe un colpo definitivo alla nostra economia e alla nostra occupazione oltre a uno scenario pieno di incognite sul piano della sicurezza nazionale”. L’Ugl evidenzia che “la priorità assoluta sia garantire l’integrità del gruppo Telecom senza che mani occulte possano disarticolare una grande ricchezza della nostra economia nazionale, convinti che il nostro paese possieda le risorse per garantire la continuità di una importante e fondamentale realtà come Telecom Italia”. Per l’Ugl “troppo tempo si è perso fino ad ora e occorre avviare quanto prima il processo di ammodernamento delle infrastrutture del paese e adottare nuovi modelli di politiche del lavoro”.

L’audizione è stata aggiornata alle prossime settimane per il dibattito. In Commissione è stata consegnata una documentazione contenente la storia di Telecom degli ultimi anni, un excursus dal 1997 a oggi.

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