Telecom Italia, dai dirigenti 4 milioni per i lavoratori in solidarietà

Sottoscritto l’accordo con i sindacati: le risorse si aggiungono ad ulteriori 4 stanziati dalla compagnia

Pubblicato il 29 Apr 2014

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Dai dirigenti di Telecom Italia un contributo a favore dei lavoratori in solidarietà. E’ quanto prevede un accordo sottoscritto dal Coordinamento delle Rappresentanze sindacali aziendali dei dirigenti e dall’azienda: modificando temporaneamente alcuni istituti contrattuali – spiega una nota – deriveranno risorse economiche stimate in circa 4 milioni di euro, a cui si andranno ad aggiungere altri 4 resi disponibili dall’azienda da recuperi di produttività. Il totale di oltre 8 milioni andrà ad alimentare le posizioni contributive dei lavoratori in solidarietà iscritti ai Fondi Pensione Chiusi; ai non iscritti a tali Fondi sarà corrisposto un equivalente importo una tantum in busta paga, al lordo di imposte e contributi.

L’accordo individua gli strumenti attraverso i quali i dirigenti di Telecom Italia permetteranno all’azienda di realizzare dei risparmi che saranno monetizzati e che, insieme ad un’analoga somma messa direttamente a disposizione dalla società grazie ai recuperi di produttività, contribuiranno a ridurre l’onere gravante sui lavoratori oggetto di contratti di solidarietà, la cui integrazione salariale per il 2014 è stata ridotta dalla Legge di Stabilità dall’80 al 70%.

Le misure contenute nell’intesa – indirizzate ai dirigenti delle aziende del Gruppo Telecom Italia – riguardano i seguenti aspetti:
riduzione del tempo di lavoro con riproporzionamento della retribuzione (a valere per il periodo dal 23 aprile 2014 al 30 aprile 2015) nella misura di tre giorni per i Dirigenti il cui trattamento economico complessivo lordo è pari al Minimo Contrattuale di Garanzia e di sei giorni per gli altri;
maturazione dell’importo aggiuntivo per rimborso spese non documentabili – previsto nel Ccnl per i dirigenti di aziende produttrici di beni e servizi – solo nel caso di pernottamento nella località di trasferta;
spettanza – per l’anno 2014 – di trenta giorni di ferie (anziché trentacinque) per i dirigenti che abbiano, al 1 giugno 2014, un residuo relativo ad anni precedenti.

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