I RUMORS

Telefonica in crisi: pronta a cedere fino al 35% della rete in fibra e il 50% delle torri Ctil

La telco spagnola starebbe valutando l’ingresso dei fondi per ripianare il forte debito. Intanto in Uk avviato il processo di vendita degli asset della joint venture con Vodafone. Dall’operazione si stima una cassa per 2 miliardi

Pubblicato il 06 Ott 2021

Patrizia Licata

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Telefonica torna a muoversi sul mercato per una serie di operazioni che valorizzano la sua infrastruttura e aiutano a ridurre l’ingente debito. In Spagna l’operatore starebbe valutando la vendita di una quota di minoranza nella sua estesa rete nazionale in fibra, secondo quanto riportato dalle agenzie di informazione. Il gruppo spagnolo avrebbe raccolto un forte interesse da parte del mercato e potrebbe decidere per una cessione parziale.

Il valore totale degli asset infrastrutturali di Telefonica è stimato a 15 miliardi di euro.

Spagna, i fondi di investimento interessati alla fibra di Telefonica

“Il mercato è interessato, molto interessato”, ha indicato una fonte del settore telecom all’agenzia Bloomberg. Si tratterebbe di fondi che hanno manifestato la volontà di acquistare una quota del 15%-35% nella rete in fibra di Telefonica. Terrebbero la partecipazione per alcuni anni chiedendo un ritorno del 7-8% dell’investimento.

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Secondo il quotidiano spagnolo “Cinco Dias”, il processo è nelle sue fasi iniziali e Telefonica probabilmente aspetterà il 2022 per iniziare a negoziare.

Telefonica non ha commentato l’indiscrezione. Ma le rivelazioni trapelate sui media sono coerenti con la strategia perseguita da molti gruppi delle telecomunicazioni negli ultimi anni: cessioni oculate per ridurre l’indebitamento e generare cash per rimpolpare i conti. Gli ingenti investimenti per le frequenze mobili e l’ammodernamento delle reti, da un lato, e l’assottigliamento dei margini per la guerra dei prezzi con i concorrenti, dall’altro, hanno eroso fortemente i guadagni.

Uk, avviata la vendita del 50% delle torri di Ctil

Telefonica ha intanto avviato il processo per la vendita nel Regno Unito del 50% delle torri di comunicazione di Cornerstone Telecommunications Infrastructure (Ctil), una joint venture con Vodafone. L’operazione potrebbe raggiungere un valore di circa 2 miliardi di euro ed è condotta dalla banca d’investimento statunitense Goldman Sachs che aprirà la strada alla vendita o all’ingresso di nuovi investitori.

Sia Telefonica che Vodafone hanno deciso di estendere i loro accordi commerciali con Ctil per un periodo di otto anni per rafforzare la loro posizione.  

Tutte le cessioni per ridurre l’indebitamento

Telefonica ha già venduto le torri mobili di Telxius ad American Tower per 7,7 miliardi di euro in contanti, con l’obiettivo di ridurre il debito societario, e diverse partecipazioni nelle sue filiali di fibra in Germania,  Brasile, Cile e Colombia, a gruppi come Allianz e Kkr.

Con queste operazioni il debito di Telefonica si è ridotto a 25 miliardi di euro.

In particolare, nell’accordo con American Tower, Telxius ha ceduto 30.722 strutture attraverso due transazioni indipendenti. La prima si concentrerà sulle divisioni torri situate in Spagna e in Germania, e l’altra sulle sue attività in Brasile, Perù, Cile e Argentina.

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