LA RISTRUTTURAZIONE

Telstra come Tim: scorporo della rete e maxi piano di licenziamenti. Virata verso il business digitale

La telco australiana ha annunciato un radicale piano di ristrutturazione: 8.000 licenziamenti in 3 anni e riduzione dei costi per 1,8 miliardi di dollari. Unit separata per infrastruttura e data center

Pubblicato il 20 Giu 2018

Patrizia Licata

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Telstra, il principale gruppo delle telecomunicazioni dell’Australia, ha annunciato un radicale piano di ristrutturazione che prevede il licenziamento di 8.000 dipendenti e collaboratori sull’attuale totale di 32.000 nel corso dei prossimi tre anni. La telco australiana ha tra i suoi obiettivi strategici la riduzione dei costi (per un totale di 2,5 miliardi di dollari australiani, o 1,8 miliardi di dollari americani, entro il 2022) e l’abbandono di prodotti che non sono più profittevoli o strategici. Telstra cercherà anche di vendere una serie di asset valutati complessivamente 11 miliardi di dollari australiani per ridurre l’indebitamento. La telco australiana procederà infine con lo scorporo delle operazioni di rete, che includono data center e cavi per le connessioni in banda larga, che dovrebbero finire in una unit separata.

Esclusi i costi di ristrutturazione, che peseranno per 600 milioni di dollari australiani, Telstra ha indicato in una nota che prevede un calo degli utili nel 2019 in un range compreso tra 8,7-9,4 miliardi di dollari australiani. L’azienda aveva già lanciato un profit warning nel mese di maggio sui risultati del 2018, affermando che i profitti si sarebbero tenuti nella parte bassa della forchetta, intorno ai 10 miliardi.

Il Ceo Andrew Penn ha spiegato che una forza lavoro più snella e più specializzata, all’interno di una struttura agile, è la chiave per Telstra per rispondere ai rapidi mutamenti del settore delle Tlc ed essere competitiva e capace di mantenere un ruolo rilevante nella trasformazione digitale delle comunicazioni puntando sull’innovazione tecnologica e la velocità. “Abbiamo cercato di preparare Telstra alle nuove dinamiche di mercato, ma adesso siamo a un punto di rottura in cui dobbiamo agire con coraggio se vogliamo continuare a essere la prima azienda di servizi di telecomunicazione del paese”. Chi non innova, sparisce, è il messaggio del Ceo.

Dei posti di lavoro da eliminare, uno su quattro riguarderà le posizioni manageriali. I tagli toccheranno sia le sedi in Australia sia quelle estere (Telstra è attiva in 20 paesi).

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