Tim riunisce a sorpresa il cda. Una riunione, anticipa il Corriere della Sera, è stata convocata per giovedì proprio alla vigilia dell’assemblea. All’ordine del giorno, oltre al punto in vista della riunione dei soci, chiamati ad approvare il bilancio e la proposta di revoca di 5 consiglieri vicini ad Elliott, c’è anche una nuova e più dettagliata denuncia di Vivendi a Consob su presunte violazioni della governance che riguardano il cda e il fondo Elliott.
Il cda di Tim aveva già risposto ai rilevi dei sindaci dieci giorni fa, in un consiglio ad hoc che però si era spaccato lasciando che fossero i soli consiglieri in quota Elliott ad approvare la relazione. Il board aveva dunque respinto gli addebiti a Conti e le accuse di aver seguito regole “di parte” nella gestione di alcune delibere.
La lettera di Vivendi alla Consob, spiega il Corsera, sarebbe stata inviata mentre la diplomazia era la lavoro per trovare un punto di convergenza tra Elliott e Vivendi sulle prossime mosse per Tim. Convergenza che sembrava vicina dopo un’apertura su possibili aggiustamenti nella governance con l’indicazione di un nome condiviso per la presidenza di Tim, che sarebbe stato quello di Franco Bassanini, attuale numero uno di Open Fiber.
Intanto i legali di Vivendi stanno esaminando diversi scenari per valutare come muoversi. La revoca di cinque consiglieri in quota Elliott è tutt’altro che a portata di mano, ma bisognerà attendere i numeri per capire se c’è ancora qualche margine per il ribaltone. Più è alta l’affluenza e minori sono le possibilità.