LA QUERELLE

Tim Cook (Apple): “L’iPhone non è un peso sui conti dei carrier”

Il Ceo di Cupertino replica agli “attacchi” delle telco: “Le sovvenzioni per gli smartphone compensate dai nuovi contratti. La percentuale del churn è la più bassa in assoluto”

Pubblicato il 26 Apr 2012

Paolo Anastasio

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Di fronte alla platea che due giorni fa ha assistito all’annuncio di una trimestrale da record, Tim Cook, Ceo di Apple, ha sottolineato a lungo con gli operatori i vantaggi di fare scorte di iPhone, rispondendo così alle montanti preoccupazioni dei carrier stessi, secondo cui le sovvenzioni per la vendita degli smartphone stanno erodendo i margini degli operatori. “L’iPhone ha dei chiari vantaggi rispetto agli smartphone della concorrenza”, si è affrettato a ripetere Cook. In primo luogo, sottolinea Cook, la sovvenzione offerta dagli operatori per spingere la vendita degli iPhone non “è così alta, considerata la somma che incassano mensilmente nell’arco del contratto di 24 mesi”.

La percentuale di churn (abbandono) dei clienti che scelgono l’iPhone è “la più bassa di tutte”, sostiene Cook, incidendo così in maniera positiva sui costi di mantenimento degli operatori.

Inoltre, Cook ha sottolineato gli sforzi degli ingegneri di Cupertino per rendere i consumer degli iPhone sempre più bassi ed efficienti; l’iPhone, infine, è un oggetto del desiderio per i consumer, spinti a passare allo smartphone proprio per acquistare un iPhone.

“Tutti questo fattori non hanno nulla a che vedere con il discorso delle sovvenzioni”, dice Cook. Questo commenti arrivano in un momento nel quale gli operatori stanno mettendo in campo un’ampia gamma di sovvenzioni per convincere i clienti all’acquisto di smartphone; uno sforzo economico notevole, allo scopo di mettere in circolazione il maggior numero possibile di smartphone, che si riflette sul conto economico dei carrier, come dimostrano le ultime trimestrali di Verizion e At&t.

Nel quarto trimestre del 2011, le spese operative nel segmento wireless dei due carrier Usa hanno raggiunto rispettivamente 14,16 miliardi di dollari e 13,92 miliardi di dollari, in crescxita rispetto a 11,71 miliardi e 11,29 miliardi dell’anno precedente. I margini operative nel segmento wireless si sono nel contempo rispetto, passati al 15.2% dal 22.9% per At&t, e al 23,7% dal 30,1% per Verizon.

Nel secondo trimestre chiuso il 31 marzo Apple ha venduto 35,1 milioni di iPhones, in aumento dell’88% rispetto ai 18,7 milioni venduti nello stesso periodo del 2011. Le vendite di iPad sono aumentate del 151% a 11,8 milioni di unità, rispetto a 4,7 milioni di unità.

Apple ha espresso dubbi sulla capacità di mantenere a lungo la stessa curva di crescita. Gli utili netti nel secondo trimestre del 2012 sono aumentati del 94% a 11,6 miliardi di dollari, a fronte di ricavi in aumento del 59% a 39,2 miliardi.

Per il terzo trimestre che chiuderà a giugno Apple prevede ricavi per 34 miliardi di dollari, a fronte di 28,6 miliardi dello stesso periodo dell’anno precedente.

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