L'ANNUNCIO

Tim, sciopero nazionale il 23 febbraio. I sindacati: “Governo assente, inaccettabile”

Slc Cgil, Fistel Cisl e Uilcom Uil dicono no allo “spezzatino” che si va configurando con il nuovo piano industriale. E, soprattutto, puntano il dito contro l’esecutivo: “Totale disinteresse, in questo scenario non rimane che la mobilitazione”

Pubblicato il 11 Feb 2022

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Astensione per i lavoratori di tutte le aziende del Gruppo Tim dalle prestazioni straordinarie dal 21 febbraio al 22 marzo. E sciopero per l’intero turno di lavoro di tutti i dipendenti il 23 febbraio. Slc Cgil, Fistel Cisl e Uilcom Uil in una nota congiunta proclamano la mobilitazione.

Dito puntato contro l’azienda ma anche contro il Governo: “Ad oggi l’ipotesi di andare verso lo “spezzatino” permane. Riteniamo sbagliato continuare a lavorare su questa strada”, hanno evidenziato i sindacati a seguito dell’incontro che si è tenuto ieri con l’Ad Pietro Labriola. “Durante l’incontro l’Ad ha esposto i motivi per cui una simile decisione potrebbe, a condizioni regolatorie costanti, rappresentare per l’azienda l’opportunità di recuperare competitività sottraendosi ai rigidi vincoli imposti all’ex monopolista dalle Autority di controllo.  Non è la soluzione dei problemi di Tim e del suo Gruppo e non aiuterà il mercato delle Tlc che in queste ore è pervaso da evidenti segnali di prossimi sconvolgimenti, a riacquisire un modello di sviluppo equilibrato.  Se venisse deciso lo scorporo della rete si priverebbe definitivamente il Paese di un’azienda di riferimento, si aprirebbero scenari per nulla rassicuranti per la tenuta occupazionale del Gruppo che potrebbero portare a molteplici esuberi”.

Durissimo l’attacco al Governo: “Tutto sta avvenendo nel più completo silenzio, verrebbe da dire disinteresse, del Governo. È inaccettabile. Occorre promuovere una forte reazione delle lavoratrici e dei lavoratori del Gruppo Tim. E in questo scenario non rimane che la mobilitazione”.

Intanto è fissato per lunedi 14 febbraio un nuovo cda della compagnia: all’esame con tutta probabilità il “dossier” Kkr, ossia la manifestazione di interesse presentata dal fondo americano per rilevare il 100% dell’azienda. All’interno di Tim è stato creato un comitato ad hoc presieduto da Salvatore Rossi, chiamato dunque a riferire lo stato di evoluzione del progetto anche e soprattutto in vista della messa a punto definitiva del piano industriale 2022-2024 la cui presentazione è fissata al 2 marzo.

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