IL PROGETTO

Tim si dà ai droni e sale “a bordo” con cloud e 4G

Alleanza con Seikey per mettere a punto nuove applicazioni. Il progetto fa capo al “joint open lab Crab”. In campo anche il Politecnico di Torino

Pubblicato il 09 Ago 2016

E.L.

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Identificare, mettere a punto e validare nuove applicazioni per i droni, utilizzando le potenzialità del cloud computing e delle connessioni mobili 4G. E’ questo l’obiettivo dell’accordo siglato da Tim e SeiKey, che “consentirà di individuare nuove opportunità tecnologiche e di business in questo segmento di mercato – si legge in una nota dell’operatore – con l’obiettivo di sviluppare soluzioni in grado di trasmettere dati provenienti dai droni verso le infrastrutture di cloud computing attraverso la rete 4G di Tim”.

La collaborazione prevede la realizzazione di un nuovo sistema bidirezionale di comunicazione tra l’autopilota del velivolo e la rete ultrabroadband, che abilita in questo modo servizi di ultima generazione e rende possibile il collegamento continuo tra il drone e la centrale di controllo.

Il programma di sviluppo è stato creato dal TIM Joint Open Lab “CRAB” di Torino, in collaborazione con il Politecnico di Torino. Grazie al lavoro congiunto fra Tim e SeiKey, conclude la nota, verranno creati sistemi che abilitano nuovi modelli e servizi per le future smart city e per l’Internet of Things, come ad esempio il monitoraggio ambientale, la manutenzione di impianti industriali, applicazioni per la smart agriculture, oltre a soluzioni che consentiranno di elevare i livelli di sicurezza e di affidabilità dei droni durante le loro missioni

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