Troppa burocrazia. E la banda larga non decolla

Per promuovere la diffusione del broadband fisso e mobile, sostiene l’analista Serena Sileoni, è necessario semplificare le procedure burocratiche e ridurre costi e incertezze amministrative

Pubblicato il 21 Gen 2010

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Per promuovere la diffusione della banda larga, occorre
semplificare le procedure burocratiche e ridurre i costi e le
incertezze amministrative. Lo sostiene Serena Sileoni, fellow
dell'Istituto Bruno Leoni, nel Focus "Le strettoie della
banda larga".

"Prima che di soldi, e in presunta assenza di questi –
precisa la Sileoni – c'è bisogno allora di consentire al
mercato della tecnologia di provvedere da sé, attraverso non il
varo di piani di finanziamento inattuabili, ma un alleggerimento, a
costo zero per lo Stato, dei vincoli che impediscono o frenano gli
investimenti nel settore".

In particolar, "una ragionata, razionale ma generale
semplificazione delle procedure per il completamento della banda
larga fissa e mobile e di quelle infrastrutture ad essa pertinenti
o parallele avrebbe come primo, evidente effetto quello di
agevolare il percorso – finora faticosissimo – per
l'installazione degli impianti necessari allo scopo".

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