COMMISSIONE UE

Uhf, sei mesi a broadcaster e telco per “riordinare” lo spettro

L’High Level Group presieduto da Pascal Lamy dovrà presentare alla Commissione europea proposte dettagliate sul futuro utilizzo delle risorse per la Tv e la banda larga mobile. Neelie Kroes: “E’ tempo di puntare sulla qualità”

Pubblicato il 13 Gen 2014

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Studiare un uso più efficace dello spettro delle radiofrequenze per Tv e Internet, in modo da adattarlo alle nuove esigenze di consumo audiovisivo che vedono una quantità sempre maggiore di contenuti transitare tramite la banda larga e i canali online. E’ l’obiettivo del gruppo di lavoro lanciato dalla Commissione Ue sotto la guida dell’ex commissario ed ex direttore del Wto Pascal Lamy, l’High Level Group sul futuro dello spettro radio Uhf, di cui fanno parte alcuni dei principali attori dei settori Tv e Tlc d’Europa, tra cui Mediaset, Bbc, Mtv, Vodafone, Deutsche Telekom, Telefonica, Orange e l’Uer, l’Unione europea di radiodiffusione.

Il commissario Ue all’Agenda digitale Neelie Kroes ha chiesto risultati subito: il rapporto con le nuove proposte dovrà arrivare entro luglio. Pascal Lamy e i top executive di broadcaster, operatori di rete, aziende mobili e associazioni della tecnologia europee hanno dunque sei mesi per presentare le loro proposte alla Commissione europea su come usare nel modo più efficiente lo spettro Uhf (470-790 MHz) nei prossimi decenni.

”So che queste discussioni saranno complesse, nessuno potrà vincere su tutti i fronti ma”, ha affermato Lamy, “grazie alla volontà di ciascuno di posizionarsi a un livello strategico, potremo fornire una visione d’insieme all’Europa”. Le nuove proposte saranno adottate, ha spiegato la Kroes, dalla prossima Commissione e Parlamento Ue, insieme al Consiglio.

“Sono felice che Lamy abbia accettato il ruolo di chairman del gruppo, segno dell’importanza di questo tema sia per cultura che per le aziende in Europa. Se c’è qualcuno che può mediare un accordo tra questi due importanti settori questi è Pascal“, ha detto anche la Kroes. “Broadcasting e broadband stanno convergendo e le aspettative stanno cambiando”, ha indicato la Kroes. “La sfida oggi è agevolare il contenuto online di alta qualità, fornito su reti di banda ultra-larga. Vogliamo che l’Europa trovi un modo per arrivare a offrire più televisione di più alta qualità e più banda larga di più alta qualità”.

“L’Europa deve usare lo spettro in modo più efficiente, se vuole beneficiare delle innovazioni della Tv e di Internet“, ha continuato la Kroes. “Per questo dobbiamo trovare un accordo su come usare lo spettro broadbcast e per questo ho reso il coordinamento sullo spettro broadcast un elemento essenziale del nostro impegno verso la realizzazione del mercato unico delle telecomunicazioni”. E ancora: “Il modo in cui i giovani guardano la Tv è completamente nuovo. L’attuale disponibilità di spettro non riuscirà a soddisfare le abitudini dei consumatori del futuro, considerato l’enorme consumo di contenuti audio-video tramite la banda larga e l’IpTv“.

Le indicazioni che scaturiranno dall’High Level Group aiuteranno la Commissione a sviluppare, in cooperazione con gli Stati-membro, una politica strategica e regolatoria di lungo termine sull’uso futuro dell’intera banda Uhf, comprese le possibilità di condividere parte dello spettro interessato.

Il gruppo dovrà studiare come l’Europa accederà e userà i contenuti audiovideo e i dati nel medio-lungo termine e dovrà presentare nel suo documento di luglio delle opzioni di risposta a quattro domande fondamentali: Che forma avrà la trasmissione e ricezione di contenuti audio-video (compresa la Tv lineare) di prossima generazione? Come proteggere l’interesse pubblico e dei consumatori mentre si facilita la trasformazione del mercato? Quali sono gli elementi strategici dell’utilizzo dello spettro nella banda Uhf e quale dovrà essere il ruolo regolatorio dell‘Ue nel coordinare il suo utilizzo? Quali sono le implicazioni finanziarie di una piattaforma terrestre di nuova generazione per il broadcasting e l’uso di Internet?

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