SICUREZZA

Uk, più controllo sul cyber-centro di Huawei

Il primo ministro Cameron recepisce le indicazioni di un comitato parlamentare e del consulente sulla sicurezza nazionale: il centro britannico di cybersecurity di Huawei va monitorato più da vicino, con personale della stessa intelligence britannica

Pubblicato il 19 Dic 2013

Patrizia Licata

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Il centro britannico di cybersecurity di Huawei Technologies deve essere monitorato più da vicino dagli agenti dell’intelligence di Sua Maestà. Lo ha detto il primo ministro David Cameron dopo aver esaminato i risultati di un’analisi delle operazioni della struttura del vendor cinese condotto dal consulente sulla sicurezza nazionale Kim Darroch su sollecitazione di un comitato parlamentare che lo scorso giugno ha affermato che la Gran Bretagna si è resa vulnerabile a cyberattacchi e spionaggio avendo permesso a Huawei di diventare uno dei massimi player nell’industria britannica delle telecomunicazioni senza adeguati controlli di sicurezza.

Il comitato parlamentare in questione, l’Intelligence and security committee o Isc, aveva espresso preoccupazione sul Cyber security evaluation center di Huawei, un sistema di test noto come “the Cell” che è stato creato in Uk nel 2010 per monitorare eventuali rischi posti da Huawei alla sicurezza britannica ma che, fa notare il comitato, non può funzionare come sistema di controllo perché è finanziato e gestito dalla stessa società cinese.

In un breve comunicato sul parere espresso dall‘Isc e dal consulente sulla sicurezza Darroch, il primo ministro Cameron ha fatto sapere che anche il governo è giunto alla conclusione che la sua agenzia di intelligence Gchq dovrebbe assumere il ruolo di guida in tutte le future nomine dirigenziali presso “the Cell“, come riporta oggi il Wall Street Journal.

Huawei ha risposto assicurando appoggio alle raccomandazioni scaturite dall’analisi dell’efficacia del monitoraggio del suo centro.

Il parere di Darroch arriva due settimane dopo la visita di Cameron in Cina a capo di una delegazione commerciale il cui scopo è stato rafforzare i legami commerciali con Pechino e facilitare l’ingresso delle imprese britanniche in Cina.

La maggior parte delle preoccupazioni riguardo a Huawei—il secondo maggiore vendor mondiale di attrezzature telecom per fatturato dopo la svedese Ericsson—scaturisce dai legami che l’azienda ha con il governo cinese. Un report delll’Isc afferma che la Cina è sospettata di essere uno dei primi Paesi responsabili di cyberattacchi sponsorizzati dal governo contro la Gran Bretagna.

Le stesse preoccupazioni, come noto, hanno spinto il governo americano a esercitare una fiera opposizione all’ingresso di Huawei nel settore nazionale delle telecomunicazioni.


In Gran Bretagna, l’Isc raccomanda che il personale di “the Cell” sia costituito da impiegati dell’agenzia di intelligence Gchq, o almeno che sia resa più severa la vigilanza e che il governo sia direttamente coinvolto nella selezione dello staff.

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