BANDA LARGA

Ultrabroadband, Giacomelli: “Piano Renzi ambizioso, ora tocca ai privati”

Il sottosegretario alle Comunicazionu: “Una rete a prova di futuro. Nelle prossime settimane organizzeremo una serie di iniziative sul territorio per presentare le potenzialità del piano”

Pubblicato il 04 Mar 2015

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“Il Piano voluto da Matteo Renzi su banda ultra-larga e crescita digitale è giustamente ambizioso: il Governo pensa a una rete a prova di futuro e punta all’obiettivo europeo più alto dei 100 Mbps per un cittadino su due entro il 2020. Il Governo sta facendo la sua parte, ora tocca ai privati fare la propria”.

Lo afferma in una nota Antonello Giacomelli, sottosegretario alle Comunicazioni, commentando la presentazione dei piani su banda ultra-larga e crescita digitale avvenuta ieri a Palazzo Chigi, che impegnano circa 6,5 miliardi di fondi pubblici da qui al 2020.

“Insieme all’Agenzia per l’Italia digitale – continua – nelle prossime settimane organizzeremo una serie di iniziative sul territorio per presentare tutte le potenzialità del piano”.

Lo Sblocca Italia, spiegano dal Mise, ha già previsto importanti misure a favore della banda ultra-larga come un credito d’imposta su Ires e Irap fino al 50 per cento, il Catasto nazionale delle infrastrutture, l’obbligo di etichetta “broadband ready” per i nuovi edifici, la possibilità della posa aerea della fibra ottica, l’equiparazione della posa a opera di urbanizzazione primaria.

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