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Usa, Sprint pronta a un’offerta per T-Mobile

Ancora venti di consolidamento sul mercato mobile americano. Il merger, stando alle prime stime, varrebbe più di 20 miliardi di dollari. Ma sul cammino c’è lo scoglio Antitrust

Pubblicato il 17 Dic 2013

Patrizia Licata

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Ancora consolidamento sul mercato mobile americano: Sprint starebbe lavorando su una possibile offerta per l’operatore mobile rivale T-Mobile Us, secondo quanto rivelano fonti confidenziali al Wall Street Journal. Si tratterebbe di un gigantesco merger per il settore telecom statunitense che, se ottenesse il via libera dei regolatori, lascerebbe sul mercato mobile solo tre grandi gruppi.

Sprint sta studiando i possibili ostacoli regolatori e potrebbe presentare la sua offerta nella prima metà del 2014. L’accordo con T-Mobile Us potrebbe valere più di 20 miliardi di dollari, a seconda della quota di T-Mobile che Sprint cercherà di comprare.

La manovra sarebbe il culmine di una stagione di consolidamento nell’industria mobile americana che quest’anno ha già assistito all’acquisizione dela stessa Sprint da parte della giapponese SoftBank e alla fusione tra T-Mobile e MetroPcs Communications.

Un merger tra il terzo e il quarto maggiore carrier americano creerebbe un importante concorrente per i leader di mercato Verizon Wireless ed At&t ma probabilmente si scontrerebbe con l’opposizione delle autorità antitrust, che temono che i consumatori possano soffrire da un’eccessiva concentrazione del mercato, che allenterebbe la concorrenza sui prezzi. Insieme, Sprint e T-Mobile avrebbero quasi 53 milioni di abbonati post-pagati, la parte di clienti più preziosa e redditizia per l’industria. Verizon Wireless ne ha circa 95 milioni ed At&t circa 72 milioni.

E’ comunque probabile che Sprint valuterà attentamente le possibili reazioni dell’antitrust prima di procedere con un’offerta. Solo due anni fa il dipartimento di Giustizia americano ha detto no al tentativo di At&t di comprare sempre T-Mobile per 39 miliardi di dollari.

Secondo il Wall Street Journal, dietro la spinta di Sprint all’acquisizione del carrier rivale ci sarebbe il suo nuovo leader, il Ceo di SoftBank Masayoshi Son (SoftBank da luglio possiede l’80% di Sprint). Intanto Deutsche Telekom, che possiede circa il 67% di T-Mobile Us, è interessata a uscire dal mercato americano e potrebbe valutare opportunità come quella offerta da Sprint.

Gli executive di Sprint e T-Mobile hanno sostenuto pubblicamente il valore di un merger tra le due aziende, che darebbe loro le economie di scala per effettuare gli investimenti di rete e l’acquisto di spettro necessari a competere contro Verizon Wireless ed At&t. Le due leader di mercato hanno più di due terzi degli abbonati mobili del Paese e rappresentano quasi tutti i profitti dell’industria mobile Usa.

Il dipartimento di Giustizia americano, invece, non ha cambiato posizione rispetto a quando ha bocciato il deal di At&t con T-Mobile, perché teme che la riduzione eccessiva dei player limiti la concorrenza e faccia salire i prezzi per il consumatore. Ad aprile, il dipartimento ha scritto in una lettera alla Fcc (Federal communications commission) che avere quattro carrier ha creato una concorrenza vitale per i consumatori e che è fondamentale vigilare contro un “allentamento delle forze competitive”. Il presidente della Fcc Tom Wheeler ha ribadito questa visione in un recente intervento pubblico.

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