L’Università della West Virginia ha stretto una partnership con il consorzio AIR.U per utilizzare gli spazi bianchi liberatisi con il passaggio delle trasmissioni televisive dall’analogico al digitale e fornire connettività Internet agli studenti e alle aree prossime all’università.
Negli Stati Uniti, l’utilizzo degli spazi bianchi è in forte espansione e ha l’appoggio di colossi come Google e Microsoft. Proprio questi sono tra i partner fondatori di AIR.U, insieme all’Open Technology Institute della New America Foundation, la Appalachian Regional Commission e il Declaration Networks Group, azienda creata appositamente per progettare, implementare e gestire reti wifi.
Nella fase iniziale, il network dell’Università della West Virginia fornirà accesso wifi gratuito a studenti e insegnanti che usano il Public Rapid Transmit, un sistema di 73 tram pubblici che trasporta oltre 15.000 persone ogni giorno collegandole al campus e al centro della città di Morgantown.
L’installazione della rete viene gestita dal Declaration Networks Group e rappresenta una collaborazione tra AIR.U e il Board of Governors dell’Università della West Virgnia, il West Virginia Network for Telecomputing, che mette a disposizione l’Internet backhaul in fibra ottica, e Adaptrum, una start-up che fornisce le apparecchiature per sfruttare gli spazi bianchi lasciati vacanti dai canali televisivi.
In una seconda fase del progetto, il consorzio AIR.U intende favorire nuove implementazioni di collegamenti in banda larga per la comunità universitaria e le limitrofe aree rurali.