Luci e ombre nel bilancio 2025 di Vodafone, alle prese con la rifocalizzazione aziendale dopo la cessione delle attività italiane e spagnole. Si tratta di un anno fiscale di transizione per il gruppo guidato da Margherita Della Valle, che ha registrato ricavi per 37,4 miliardi di euro, in crescita del 2% rispetto al 2024, mettendo a segno un Ebitdaal rettificato di 10,9 miliardi (-0,8 % reported e +2,5% organico) e un risultato operativo negativo per -411 milioni contro l’utile di 3,7 miliardi dell’anno scorso, dopo “svalutazioni contabili sulla Germania e sulla Romania per un importo complessivo di 4,5 miliardi di euro”. L’esercizio si è concluso “in linea con le aspettative e le prospettive di crescita”, sottolinea Vodafone.
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Le performance del 2025 e la contrazione del mercato tedesco
Questo però significa confrontarsi con una perdita netta di 3,7 miliardi contro l’utile di 1,5 miliardi del 2024. Il debito netto è diminuito a 22,4 miliardi di euro da 33,2 miliardi al 31 marzo 2024, grazie alla cessione di Vodafone Spagna per 4,1 miliardi di euro e di Vodafone Italia per 7,9 miliardi e alla vendita del 10% di Oak Holdings per 1,3 miliardi.
A livello geografico, nell’esercizio al 31 marzo scorso, la Germania, dove i ricavi sono calati del 5%, ha accusato il colpo di una modifica della normativa e di una diminuzione dei clienti sulla linea fissa, oltre che della maggiore concorrenza. Vodafone aveva avvertito il mercato che avrebbe perso milioni di clienti tedeschi dopo che il governo ha vietato alle cooperative edilizie di includere i pacchetti TV nei contratti d’affitto. La società ha ammesso di aver finito per perdere più della metà delle sue famiglie con tali abbonamenti, mantenendone 4 milioni su 8,5 milioni prima di questo cambiamento.
Nel Regno Unito i ricavi da servizi sono invece aumentati dell’1,9%, e nell’area ‘Altra Europa’ l’incremento è stato del 2,1%. La Turchia si è distinta con una crescita dell’83,4% su base organica e del 45% in euro. È rimasto poi forte il progresso dei ricavi in Africa (+11%), sulla spinta in particolare del Sud Africa e dell’Egitto.
Contestualmente alla pubblicazione dei risultati, Vodafone ha comunicato che è stato avviato un programma di riacquisto di azioni proprie da 500 milioni di sterline che si concluderà entro il 23 luglio. Si tratta della prima tranche di un piano di buy back da 2 miliardi di euro basato sui proventi della vendita di Vodafone Italia. Il gruppo ha completato il 19 maggio un precedente buy back da 2 miliardi, ottenuti dalla vendita delle attività spagnole.
La transizione di Vodafone e l’outlook per il 2026
“Negli ultimi due anni, Vodafone è cambiata”, si legge in una nota del gruppo. “Abbiamo rimodellato la nostra presenza operativa, ridefinito la nostra struttura patrimoniale, semplificando al contempo le nostre operazioni e migliorando l’esperienza del cliente. Nell’ambito della rimodellazione della nostra presenza operativa, abbiamo completato la vendita di Vodafone Spagna e Vodafone Italia e prevediamo che la fusione con Three Uk si concluda nella prima metà del 2025. All’interno del nostro nuovo portafoglio, i nostri mercati in crescita rappresentano il 67% del flusso di cassa libero rettificato del gruppo, con il nostro mercato di turnaround, la Germania, che ne genera il 33%”.
L’azienda sottolinea l’impegno a progredire rispetto a tre priorità – clienti, semplicità e crescita – pur ammettendo che c’è ancora molto da fare per raggiungere il pieno potenziale delle attività. L’obiettivo è quello di entrare in una fase di crescita sostenibile del flusso di cassa libero rettificato a medio termine, come evidenzia la stessa numero uno Margherita Della Valle nelle previsioni per l’esercizio 2026.
“Stiamo vedendo l’impatto positivo della nostra spinta a favore della soddisfazione dei clienti in tutti i nostri mercati, soprattutto nel Regno Unito e in Germania e abbiamo realizzato forti miglioramenti operativi in tutta l’azienda. Chiaramente c’è ancora molto da fare, ma questo periodo di transizione ha riposizionato Vodafone per una crescita pluriennale”, ha confermato Della Valle. Guardando avanti, la manager ha dichiarato di aspettarsi “un forte slancio in Europa e Africa e che la Germania torni all’aumento dei ricavi quest’anno”.
In particolare, per il 2026 la società punta a un Ebitdaal rettificato di 11-11,3 miliardi di euro, leggermente superiore rispetto alle previsioni degli analisti, e a un free cash flow di 2,6-2,8 miliardi. Vodafone precisa comunque che “l’attuale clima macroeconomico presenta incertezze, particolarmente sul commercio e sull’andamento valutario che possono avere un impatto sulla performance finanziaria del gruppo”.
In seguito alla pubblicazione dei risultati preliminari, il gruppo si mantiene in equilibrio alla Borsa di Londra, sostenuta dall’avvio del programma di buy back. Il titolo attorno alle 11,40 era scambiato a 72,52 pence (+0,08%).