TELELAVORO

Vodafone Italia, al via lo “smart working” per 3.100 dipendenti

È la più grande esperienza di lavoro “agile” in Italia: il personale che non ha contatti diretti con i clienti lavorerà da remoto due giorni al mese. Elisabetta Caldera, direttore Risorse umane: “Incoraggiamo una cultura del lavoro più orientata al risultato e meno alla presenza fisica”

Pubblicato il 16 Giu 2014

vodafone-140606161028

Vodafone Italia lancia lo Smart Working per oltre 3.100 dipendenti, che oggi possono scegliere con maggiore autonomia spazi e strumenti di lavoro. Si tratta dell’esperienza aziendale che coinvolge il maggior numero di dipendenti in Italia (fonte: Osservatorio Smart Working del Politecnico di Milano).

Dopo diverse sperimentazioni e progetti pilota, Vodafone ha deciso di estendere lo smart working a tutti i dipendenti che non hanno un contatto diretto con il cliente, offrendo loro l’opportunità di lavorare in remoto per due giorni al mese, compresi tra il martedì e il giovedì.

“Con lo smart working – spiega Elisabetta Caldera, direttore Risorse Umane e Organizzazione di Vodafone Italia – l’organizzazione del lavoro diventa più vicina all’evoluzione del mondo che ci circonda. Per noi significa innanzitutto essere i primi a usare i prodotti e i servizi che offriamo ai nostri clienti. E poi – prosegue Caldera – si incoraggia una cultura del lavoro più orientata al risultato e meno alla presenza fisica. Così aumenta la produttività e la focalizzazione sui risultati, migliorando anche la qualità della vita e la motivazione dei propri dipendenti. Un circolo virtuoso – conclude – di cui beneficiano l’organizzazione, le persone e anche l’ambiente”.

Per tutti i dipendenti che scelgono di lavorare in modalità “smart” è prevista una formazione specifica sulla sicurezza e sugli strumenti di lavoro e, per tutti i capi, corsi volti a promuovere comportamenti e organizzazione del lavoro in grado di favorire lo smart working. Rientra sempre in quest’ottica, anche la scelta di incoraggiare il ricorso a strumenti innovativi, come ad esempio l’uso della chat, per facilitare la comunicazione a distanza.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

Articoli correlati