REVISIONE ITRS

Wcit Dubai: Congresso Usa dice no al “controllo” del Web

La Camera dei Rappresentanti ha approvato all’unanimita una risoluzione che impegna la Casa Bianca a opporsi ad ogni tentativo di modificare la governance della Rete. La repubblicana Marsha Blackburn: “Abbiamo voluto dare un messaggio forte”

Pubblicato il 06 Dic 2012

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Gli Stati Uniti affilano le armi in vista della discussione al Wcit-2012 sugli Itrs. Ieri il Congresso ha approvato all’unanimità – 397 voti a 0 – una risoluzione che impegna il governo Usa a bloccare ogni tentativo di “controllare” il web. Il voto unanime è un segnale e una dimostrazione di forza verso altri paesi che partecipano al vertice di Dubai che sia la Casa Bianca sia il Congresso si oppongono strenuamente a qualsiasi modifica della governance di Internet, appoggiata in modo particolare da paesi come Cina e Russia che mirano a controllare il traffico sulla Rete e tracciate la attività degli utenti.

Secondo la deputata repubblicana Marsha Blackburn gli Usa “hanno bisogno di mandare un messaggio forte al mondo ricordando che Internet ha prosperato sotto una governance decentrata e su un modello bottom-up e multi-stakeholder “.


L’Itu dal canto suo nega che le Nazioni Unite vogliano controllare la Rete. Il segretario generale dell’Itu, Hamadoun Toure ha più volte precisato che a Dubai non sono state presentate proposte in tal senso.

Anche l’Unione europea è contraria all’estensione degli Itrs a internet. Il 29 novembre il Cept (l’organismo che riunisce le amministrazioni postali e delle telecomunicazioni dei paesi europei, anche non-Ue), ha confermato la linea politica dell’organizzazione e dei paesi membri Ue, dicendosi contrario all’estensione dei trattati Itrs a Internet, ma anche ad altre materie tipo cybercrime, privacy, contenuti e al rafforzamento dei poteri dell’Itu in queste materie.

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