Sui data center l’Italia ha il potenziale per essere protagonista europea, grazie alla sua posizione geografica, alla disponibilità di aree adatte e già connesse, ai tempi di connessione tra i più bassi in Europa e a un modello energetico unico nel continente, che può contare su diverse fonti di energia, dall’idrogeno al biometano, dalle rinnovabili all tecnologie per la carbon capture. È quanto conclude la prima analisi della Community data center Italia di Teha group (controllata da The European House – Ambrosetti), dedicata allo sviluppo del settore dei data center nel nostro Paese.
L’ANALISI
Data center, in Italia 23 miliardi di investimenti entro il 2030. Ma serve la fibra
La stima del think tank Teha group: l’occupazione nel settore triplicherà nei prossimi cinque anni, ma occorre vincere alcune sfide fondamentali, tra cui la connettività, i processi autorizzativi, il capitale umano e i costi dell’energia. La proposta del modello Zero net digital energy hub
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EU Stories - La coesione innova l'Italia