Un’infrastruttura avanzata al servizio dei territori locali: è questo il cuore dell’intesa siglata tra Open Fiber e l’Unione Nazionale delle Pro Loco d’Italia (Unpli) per favorire la diffusione della fibra ottica nei piccoli comuni italiani. Un’iniziativa che punta a ridurre il digital divide e ad abilitare nuovi servizi digitali nei borghi, grazie a una sinergia tra tecnologia e valorizzazione del territorio.
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L’accordo tra Open Fiber e Unpli: digitalizzazione diffusa nei borghi
Il memorandum of understanding firmato tra le due realtà mira a promuovere l’adozione della banda ultra larga nei territori dove operano le oltre 6.300 Pro Loco italiane aderenti a Unpli. L’obiettivo è facilitare l’uso dell’infrastruttura in fibra ottica già realizzata da Open Fiber per migliorare le attività di promozione locale, sostenere le imprese e potenziare i servizi digitali nei comuni meno urbanizzati.
Grazie a questa collaborazione, Open Fiber parteciperà ad eventi e sagre organizzati dalle Pro Loco, diventando un canale diretto per sensibilizzare cittadini e imprese sull’importanza della connettività ultraveloce. La rete capillare delle associazioni locali, infatti, rappresenta un asset strategico per veicolare informazioni e formazione sulle opportunità offerte dalla digitalizzazione nei piccoli comuni italiani.
Il ruolo delle Pro Loco nella transizione digitale
Attraverso questo accordo, Unpli assume un ruolo attivo nella trasformazione digitale del Paese. L’organizzazione, presente in migliaia di Comuni, diventa così un attore chiave nel diffondere la cultura dell’innovazione, informando e formando le comunità locali sui benefici della fibra ottica.
Secondo Antonino La Spina, Presidente di Unpli “la fibra ottica è una risorsa strategica per superare il digital divide e per costruire un futuro connesso anche nei borghi più remoti del nostro Paese”. Un’occasione per valorizzare l’identità culturale dei territori e sostenere le economie locali attraverso l’accesso a servizi digitali evoluti.
Open Fiber: missione connettere l’Italia, partendo dai piccoli centri
Dal 2017, Open Fiber ha connesso oltre 16 milioni di unità immobiliari in Ftth (Fiber To The Home) e raggiunto più di 5.000 comuni italiani. Grazie al suo modello wholesale only, l’operatore ha contribuito ad aumentare il tasso di copertura nazionale della fibra dal 22% al 64,3%, avvicinandosi alla media Ue del 69%.
Tuttavia, il vero nodo resta il take-up, ovvero la percentuale di attivazioni rispetto alle linee disponibili: in Italia si attesta intorno al 28%, contro una media europea del 54,5%. È proprio su questo punto che l’intesa con Unpli vuole intervenire: favorire la conoscenza e l’adozione effettiva della fibra ottica nei piccoli comuni, dove la penetrazione della tecnologia è spesso frenata da ostacoli informativi o culturali.
Stefano Mazzitelli, Direttore Commerciale di Open Fiber, ha commentato: “L’intesa con l’Unpli rappresenta una preziosa opportunità per accelerare lo sviluppo tecnologico, economico e sociale anche dei territori lontani dalle città”. Una rete che connette i borghi tra loro può infatti diventare un motore potente di innovazione diffusa, aumentando i benefici per cittadini, imprese e istituzioni locali.
Fibra ottica nei piccoli comuni: una leva per colmare il digital divide
Il rafforzamento dell’accesso alla fibra ottica nei piccoli comuni italiani è oggi una priorità nazionale. La collaborazione tra Open Fiber e Unpli si inserisce in questo contesto come un modello di alleanza pubblico-privata in grado di sostenere obiettivi comuni: inclusione digitale, sviluppo economico e valorizzazione del territorio.
Investire nella connettività nei borghi italiani non significa solo offrire infrastrutture tecnologiche, ma anche abilitare nuovi scenari per l’occupazione, il turismo, i servizi pubblici e la partecipazione civica. Con la fibra ottica, anche i piccoli centri possono essere protagonisti del futuro digitale del Paese.