L’APPROFONDIMENTO

Dallo Spazio alla Terra: perché tlc e space economy camminano insieme



Indirizzo copiato

Satelliti e infrastrutture digitali convergono sempre più. Ma per garantire connettività, resilienza e sovranità tecnologica all’Europa, servono investimenti pazienti e strategie industriali di lungo respiro. L’analisi di Alessandro Sannini

Pubblicato il 15 mag 2025



space economy e tlc

C’è un nuovo asse che sta cambiando le dinamiche della trasformazione digitale globale: quello tra telecomunicazioni e spazio. Una convergenza che non è più una visione futuristica, ma una realtà industriale concreta, destinata a diventare il perno dello sviluppo economico europeo nei prossimi anni. Mentre gli operatori TLC tradizionali guardano al cielo per estendere la copertura in ogni angolo del continente, l’infrastruttura satellitare si trasforma in una dorsale strategica della rete del futuro: resiliente, duale, sicura. Il problema? I capitali pubblici non bastano più. Servono capitali pazienti, veicolati da fondi di private equity e strumenti di debito strutturato. Servono scelte industriali.

Spazio e tlc: un matrimonio inevitabile

Non è un caso se i più importanti operatori satellitari europei — Eutelsat, SES, Hispasat — si stiano muovendo come veri e propri attori del mondo telecom, stringendo alleanze con telco e colossi digitali. L’esempio più chiaro è la fusione tra Eutelsat e OneWeb, che ha dato vita a un nuovo player capace di offrire servizi ibridi LEO-GEO, unendo satelliti a bassa orbita e geostazionari per garantire copertura globale e bassa latenza. Un passo fondamentale per il futuro del 6G, dell’Internet of Things e delle comunicazioni secure-by-design.

Allo stesso modo, Starlink di Elon Musk e il progetto Kuiper di Amazon stanno riscrivendo le regole del settore con investimenti miliardari, puntando su costellazioni da migliaia di satelliti in orbita bassa. In questo contesto, l’Europa non può permettersi di restare spettatrice. Da qui nasce IRIS², la nuova infrastruttura satellitare europea per la connettività sicura, un progetto da oltre 6 miliardi di euro pensato per difendere l’autonomia strategica del Vecchio Continente.

IRIS², un test per la capacità industriale europea

Lanciato nel 2023 dalla Commissione Europea, il programma IRIS² (Infrastructure for Resilience, Interconnectivity and Security by Satellite) rappresenta il cuore della nuova strategia spaziale dell’Unione. Coordinato da un consorzio industriale guidato da SES, Eutelsat e Thales Alenia Space, IRIS² si propone di schierare una costellazione multi-orbita (LEO, MEO e GEO), affiancata da stazioni di terra, software critici e capacità di servizio per governi, difesa, industria e cittadini.

Ma realizzare un’infrastruttura di questo tipo — che dovrà essere operativa entro il 2027 — richiede investimenti massicci, tempi lunghi e un’elevata tolleranza al rischio. Non esattamente le caratteristiche della finanza tradizionale. Per questo, Bruxelles ha scelto un modello PPP (partenariato pubblico-privato), affidando al mercato la responsabilità della gestione e sollecitando capitali privati. È qui che entrano in gioco i grandi fondi infrastrutturali e il private equity.

Private equity e fondi infrastrutturali: i nuovi protagonisti del settore spazio

La crescente ibridazione tra spazio e TLC ha attirato l’attenzione dei big della finanza. EQT Infrastructure, Ardian, CDPQ, Blackstone, Brookfield, Global Infrastructure Partners: sono solo alcuni dei nomi che stanno guardando con crescente interesse agli asset spaziali. La logica è semplice: i satelliti non sono più solo strumenti scientifici o militari, ma vere e proprie autostrade digitali che generano cash flow stabili e offrono vantaggi strategici.

EQT, ad esempio, ha negoziato l’acquisto dell’80% delle infrastrutture di terra di Eutelsat, in un’operazione che ha superato i 700 milioni di euro. Ardian ha invece creato una business unit interamente dedicata alla transizione digitale e alle infrastrutture critiche, includendo asset space-based nel proprio radar d’investimento. In parallelo, i fondi sovrani — come Mubadala (EAU) o QIA (Qatar) — sono entrati nei capitali di player satellitari, in un chiaro segnale della valenza geopolitica del settore.

Debito strutturato e project bond: la nuova finanza per lo spazio

Oltre al capitale proprio, anche la finanza strutturata sta trovando spazio in orbita. La Banca Europea degli Investimenti (BEI) ha recentemente concesso un prestito di 30 milioni di euro alla startup spagnola Sateliot, che punta a lanciare una costellazione di piccoli satelliti LEO per l’Internet delle Cose. Si tratta del primo esperimento di venture debt spaziale supportato da InvestEU, aprendo la strada a project bond, cartolarizzazioni e altri strumenti di lungo termine.

In Francia, Bpifrance ha lanciato strumenti di co-finanziamento per supportare la crescita di PMI e midcap nel settore spazio-TLC, mentre in Germania si sperimenta l’utilizzo di green bond per finanziare infrastrutture satellitari a basso impatto. Anche in Italia, grazie a Cassa Depositi e Prestiti, sono in discussione modelli di finanziamento ibridi per l’infrastruttura digitale e spaziale, in sinergia con i fondi del PNRR.

Space economy e tlc, un ecosistema ancora frammentato ma in evoluzione

Nonostante i segnali positivi, il quadro europeo resta frammentato. Le differenze tra paesi, la burocrazia e la lentezza nella messa a terra delle strategie industriali rendono ancora difficile attrarre capitali pazienti su larga scala. Secondo uno studio recente del think tank Bruegel, nei prossimi 5 anni l’Europa rischia di accumulare un ritardo di oltre 10 miliardi di euro rispetto agli Stati Uniti per investimenti privati in infrastrutture spaziali e digitali.

Per questo motivo, diventa essenziale costruire una visione strategica europea integrata, capace di attrarre investimenti a lungo termine. Serve una regia forte, capace di unire politiche industriali, strumenti finanziari, ricerca e sviluppo. E serve soprattutto un cambio di mentalità: non basta più parlare di spazio come settore “strategico”, bisogna iniziare a finanziarlo come tale.

Space economy e tlc, la scommessa del lungo periodo

Chi investe oggi in spazio e telecomunicazioni sa che i ritorni non sono immediati. Le curve di ammortamento sono lunghe, le incognite tecnologiche reali. Ma i benefici, una volta realizzati, sono moltiplicatori. Secondo l’OCSE, le tecnologie satellitari contribuiranno per oltre 500 miliardi di euro al PIL globale entro il 2040.

Inoltre, l’integrazione tra space economy e Tlc non solo genera valore economico, ma aumenta la resilienza infrastrutturale, riduce la dipendenza da attori extra-UE, e rende possibile la digitalizzazione anche delle aree più marginali, dall’Appennino alla Lapponia. È, in fondo, un investimento non solo finanziario, ma sociale e strategico.

Una nuova politica industriale per connettere l’Europa dal cielo

Lo sviluppo dell’integrazione tra space economy e tlc in Europa non può prescindere da una nuova politica industriale europea: coerente, integrata, lungimirante. Una politica capace di sostenere l’innovazione tecnologica ma anche di rassicurare gli investitori privati. Una politica che riconosca che senza capitali pazienti — equity, debito, fondi infrastrutturali — non ci sarà connettività universale, né autonomia digitale.

La rivoluzione silenziosa del cielo è cominciata. Ora tocca alla Terra — e all’Europa — scegliere se restare spettatrice o diventare protagonista.

EU Stories - La coesione innova l'Italia

Tutti
INIZIATIVE
ANALISI
PODCAST
L'ANALISI
Video&podcast
Analisi
VIDEO&PODCAST
Video & Podcast
Social
Iniziative
IL PROGETTO
5GMed, ecco i quattro casi d’uso per la mobilità europea
L'APPELLO
Banda 6GHz chiave di volta del 6G: le telco europee in pressing su Bruxelles
EU COMPASS
Tlc, l’Europa adotta la linea Draghi: ecco la “bussola” della nuova competitività
ECONOMIE
EU Stories, il podcast | Politica industriale in Puglia: attrazione di talenti creativi e investimenti esteri grazie ai fondi di coesione
L'APPROFONDIMENTO
La coesione è ricerca e innovazione. Long form sugli impatti del FESR 2014-2020 nel quadro della Strategia di Specializzazione Intelligente a favore della ricerca e dell’innovazione
L'APPROFONDIMENTO
Pnrr e banda ultralarga: ecco tutti i fondi allocati e i target
L'ANNUARIO
Coesione e capacità dei territori
INNOVAZIONE
EU Stories | Dalla produzione industriale a fucina di innovazione: come il Polo universitario della Federico II a San Giovanni a Teduccio ha acceso il futuro
L'INIZIATIVA
DNSH e Climate proofing: da adempimento ad opportunità. Spunti e proposte dal FORUM PA CAMP Campania
INNOVAZIONE
EU Stories, il podcast | Laboratori Aperti: riqualificazione e innovazione in 10 città dell’Emilia-Romagna
Da OpenCoesione 3.0 a Cap4City: ecco i progetti finanziati dal CapCoe.  Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
Capacità amministrativa e coesione: il binomio vincente per lo sviluppo dei territori
FORUM PA PLAY: come unire sostenibilità e investimenti pubblici. Speciale FORUM PA CAMP Campania
Scenari
Il quadro economico del Sud: tra segnali di crescita e nuove sfide
Sostenibilità
Lioni Borgo 4.0: un passo verso la città del futuro tra innovazione e sostenibilità
Podcast
Centro Servizi Territoriali: uno strumento per accompagnare gli enti nell’attuazione della politica di coesione. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
Podcast
EU Stories, il podcast | Politiche di coesione e comunicazione: una sinergia per il futuro
Opinioni
La comunicazione dei fondi europei da obbligo ad opportunità
eBook
L'analisi della S3 in Italia
Norme UE
European Accessibility Act: passi avanti verso un’Europa inclusiva
Agevolazioni
A febbraio l’apertura dello sportello Mini Contratti di Sviluppo
Quadri regolamentari
Nuovi Orientamenti sull’uso delle opzioni semplificate di costo
Coesione
Nuovo Bauhaus Europeo (NEB): i premi che celebrano innovazione e creatività
Dossier
Pubblicato il long form PO FESR 14-20 della Regione Sicilia
Iniziative
400 milioni per sostenere lo sviluppo delle tecnologie critiche nel Mezzogiorno
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalle aule al mondo del lavoro, focus sui tirocini della Scuola d’Arte Cinematografica
TRANSIZIONE ENERGETICA
Il ruolo del finanziamento BEI per lo sviluppo del fotovoltaico in Sicilia
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalla nascita ai progetti futuri, focus sulla Scuola d’Arte Cinematografica. Intervista al coordinatore Antonio Medici
MedTech
Dalla specializzazione intelligente di BionIT Labs una innovazione bionica per la disabilità
Finanza sostenibile
BEI e E-Distribuzione: investimenti per la sostenibilità energetica
Professioni
Servono competenze adeguate per gestire al meglio i fondi europei
Master
Come formare nuove professionalità per governare e gestire al meglio i fondi europei?
Programmazione UE
Assunzioni per le politiche di coesione: prossimi passi e aspettative dal concorso nazionale. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
innovazione sociale
Rigenerazione urbana: il quartiere diventa un hub dell’innovazione. La best practice di San Giovanni a Teduccio
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia
IL PROGETTO
5GMed, ecco i quattro casi d’uso per la mobilità europea
L'APPELLO
Banda 6GHz chiave di volta del 6G: le telco europee in pressing su Bruxelles
EU COMPASS
Tlc, l’Europa adotta la linea Draghi: ecco la “bussola” della nuova competitività
ECONOMIE
EU Stories, il podcast | Politica industriale in Puglia: attrazione di talenti creativi e investimenti esteri grazie ai fondi di coesione
L'APPROFONDIMENTO
La coesione è ricerca e innovazione. Long form sugli impatti del FESR 2014-2020 nel quadro della Strategia di Specializzazione Intelligente a favore della ricerca e dell’innovazione
L'APPROFONDIMENTO
Pnrr e banda ultralarga: ecco tutti i fondi allocati e i target
L'ANNUARIO
Coesione e capacità dei territori
INNOVAZIONE
EU Stories | Dalla produzione industriale a fucina di innovazione: come il Polo universitario della Federico II a San Giovanni a Teduccio ha acceso il futuro
L'INIZIATIVA
DNSH e Climate proofing: da adempimento ad opportunità. Spunti e proposte dal FORUM PA CAMP Campania
INNOVAZIONE
EU Stories, il podcast | Laboratori Aperti: riqualificazione e innovazione in 10 città dell’Emilia-Romagna
Da OpenCoesione 3.0 a Cap4City: ecco i progetti finanziati dal CapCoe.  Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
Capacità amministrativa e coesione: il binomio vincente per lo sviluppo dei territori
FORUM PA PLAY: come unire sostenibilità e investimenti pubblici. Speciale FORUM PA CAMP Campania
Scenari
Il quadro economico del Sud: tra segnali di crescita e nuove sfide
Sostenibilità
Lioni Borgo 4.0: un passo verso la città del futuro tra innovazione e sostenibilità
Podcast
Centro Servizi Territoriali: uno strumento per accompagnare gli enti nell’attuazione della politica di coesione. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
Podcast
EU Stories, il podcast | Politiche di coesione e comunicazione: una sinergia per il futuro
Opinioni
La comunicazione dei fondi europei da obbligo ad opportunità
eBook
L'analisi della S3 in Italia
Norme UE
European Accessibility Act: passi avanti verso un’Europa inclusiva
Agevolazioni
A febbraio l’apertura dello sportello Mini Contratti di Sviluppo
Quadri regolamentari
Nuovi Orientamenti sull’uso delle opzioni semplificate di costo
Coesione
Nuovo Bauhaus Europeo (NEB): i premi che celebrano innovazione e creatività
Dossier
Pubblicato il long form PO FESR 14-20 della Regione Sicilia
Iniziative
400 milioni per sostenere lo sviluppo delle tecnologie critiche nel Mezzogiorno
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalle aule al mondo del lavoro, focus sui tirocini della Scuola d’Arte Cinematografica
TRANSIZIONE ENERGETICA
Il ruolo del finanziamento BEI per lo sviluppo del fotovoltaico in Sicilia
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalla nascita ai progetti futuri, focus sulla Scuola d’Arte Cinematografica. Intervista al coordinatore Antonio Medici
MedTech
Dalla specializzazione intelligente di BionIT Labs una innovazione bionica per la disabilità
Finanza sostenibile
BEI e E-Distribuzione: investimenti per la sostenibilità energetica
Professioni
Servono competenze adeguate per gestire al meglio i fondi europei
Master
Come formare nuove professionalità per governare e gestire al meglio i fondi europei?
Programmazione UE
Assunzioni per le politiche di coesione: prossimi passi e aspettative dal concorso nazionale. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
innovazione sociale
Rigenerazione urbana: il quartiere diventa un hub dell’innovazione. La best practice di San Giovanni a Teduccio
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia

Articoli correlati

Articolo 1 di 5