L’intelligenza artificiale (AI) sta accelerando una trasformazione senza precedenti nel settore digitale, imponendo una domanda crescente di potenza di calcolo e capacità di archiviazione. Al centro di questa rivoluzione ci sono i data center, infrastrutture chiave ma al contempo tra i maggiori consumatori di energia elettrica e risorse. In questo scenario si colloca il progetto Energ-IA, promosso dall’Istituto per la Competitività (I-Com), che si propone di studiare l’evoluzione del fabbisogno energetico del settore dei data center in Italia e in Europa, insieme alle necessità infrastrutturali e alle policy per assicurare una crescita sostenibile dal punto di vista economico e ambientale.
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Data center e consumi: tema sempre più centrale
La rilevanza di questo tema è destinata a crescere rapidamente: in Europa sono attualmente operativi quasi 3.000 data center, con consumi stimati in aumento fino a quasi 150 TWh entro il 2026. Nel nostro Paese, sono circa 170 le strutture esistenti, ma il ritmo di espansione è molto rapido, con 83 nuovi data center annunciati fra il 2023 e il 2025 e investimenti potenziali che si aggirano intorno ai 5 miliardi di euro. Questi numeri indicano chiaramente che i data center stanno diventando un nuovo, rilevante consumatore nel mercato energetico nazionale e comunitario.
L’importanza strategica di questi centri dati emerge da una riflessione più ampia sul rapporto tra digitalizzazione e transizione energetica. Il progressivo spostamento verso l’AI e l’elaborazione distribuita di dati sta infatti disegnando un paradigma simile a quello del settore elettrico, dove si assiste alla diffusione delle fonti rinnovabili e alla necessità di infrastrutture più resilienti e flessibili. Come sottolineato da Stefano da Empoli, economista e guida di I-Com, durante la tavola rotonda di lancio di Energ-IA, “l’energia e i data center devono essere considerati parte di un sistema integrato, dove la sostenibilità ambientale ed economica richiede soluzioni innovative e coordinate.”
La sfida energetica dei data center: verso nuovi modelli
Il progetto Energ-IA si propone di analizzare a fondo il fabbisogno energetico di questa nuova generazione di data center, a partire da un’ampia raccolta di dati e dall’analisi delle best practice europee. Tra gli aspetti centrali vi è la necessità di sviluppare infrastrutture energetiche in grado di soddisfare consumi in forte crescita, che includono reti di trasmissione e distribuzione potenziate, capacità di accumulo energetico e impianti di generazione, possibilmente orientati verso fonti rinnovabili o a basso impatto ambientale.
A questo proposito, nel dibattito italiano e europeo si stanno facendo strada nuove idee per integrare i data center con fonti energetiche avanzate. Un esempio innovativo è rappresentato dall’abbinamento con l’energia nucleare di nuova generazione, tenendo presente come “l’energia nucleare rappresenti una soluzione efficiente e stabile per supportare i grandi consumi dei data center, in particolare quelli delle Big Tech che stanno aprendo la strada a questa accoppiata vincente”. Questa possibilità apre scenari interessanti per coniugare le esigenze di potenza con la riduzione delle emissioni, ma necessita di un confronto approfondito e di policy mirate.
In parallelo, le tecnologie digitali e l’intelligenza artificiale stessa si configurano come leve fondamentali per ottimizzare il consumo energetico e migliorare la gestione delle infrastrutture. Come spiegano gli esperti del settore, “l’intelligenza artificiale consente di implementare sistemi predittivi e di automazione per ridurre gli sprechi e migliorare l’efficienza operativa dei data center e della rete energetica”. Questo doppio ruolo dell’AI – sia come driver di domanda che come strumento di ottimizzazione – rappresenta una sfida complessa ma imprescindibile per il futuro sostenibile del settore.
Il quadro normativo per lo sviluppo sostenibile
Un altro elemento chiave del progetto Energ-IA riguarda la definizione di politiche pubbliche e regolatorie che supportino uno sviluppo equilibrato e sostenibile dei data center in Italia. Attualmente sono in corso diverse proposte di legge in Parlamento volte a indirizzare la crescita delle infrastrutture energetiche necessarie, tenendo conto dell’impatto ambientale e del fabbisogno crescente.
Il dialogo tra istituzioni, operatori di settore e stakeholder è quindi fondamentale per costruire un modello di governance che possa accompagnare l’espansione del settore senza compromettere gli obiettivi di decarbonizzazione e sicurezza energetica. Come sottolinea Stefano da Empoli, “serve una policy evidence-based, costruita su dati, analisi e confronto con gli attori reali del mercato, per garantire che lo sviluppo dei data center non diventi un fattore di rischio ma un’opportunità per la transizione energetica.”
Questa linea di azione è condivisa anche da altri attori del settore energetico e digitale, come Terna, Edison e il Gestore dei Servizi Energetici (Gse), partner di Energ-IA, che riconoscono l’importanza di un approccio integrato in cui la digitalizzazione supporti la sostenibilità ambientale e la sicurezza del sistema elettrico nazionale.
Il futuro dei data center in Italia ed Europa
Guardando al futuro, il settore dei data center appare destinato a mantenere una crescita robusta, guidata dalla diffusione dell’intelligenza artificiale, del cloud computing e di nuovi servizi digitali. Tuttavia, questa espansione non può prescindere dalla trasformazione delle infrastrutture energetiche e dall’adozione di soluzioni tecnologiche avanzate per contenere i consumi e l’impatto ambientale.
In questo contesto, il progetto Energ-IA rappresenta un passo importante per costruire una visione sistemica e proattiva, capace di coniugare sviluppo digitale e sostenibilità energetica. Le prossime tappe prevedono la presentazione pubblica dello studio, l’approfondimento delle evidenze raccolte e l’avvio di un confronto allargato tra istituzioni, industria e comunità scientifica.