La Gsma e sei operatori Tlc africani scendono in campo contro il digital divide: i partner, nell’ambito della Gsma Handset Affordability Coalition, hanno presentato una proposta comune per definire requisiti minimi per smartphone 4G di fascia base più accessibili nei mercati africani. Obiettivo centrale è ridurre il divario digitale che ancora persiste non soltanto nella copertura di rete, ma — in misura forse ancora più critica — nell’accesso ai dispositivi mobili che consentano di navigare in 4G.
Le telco coinvolte sono Airtel, Axian Telecom, Ethio Telecom, Mtn, Orange e Vodacom.
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Smartphone 4G accessibili contro il digital divide in Africa
L’iniziativa mira a stabilire specifiche tecniche, modelli di business e condizioni di mercato tali da abbassare il costo di ingresso per le fasce di popolazione a basso reddito, che restano escluse dall’economia digitale non per assenza di rete ma per l’incapacità di acquistare un dispositivo compatibile.
Secondo il Gsma “State of Mobile Internet Connectivity 2025 Report“, più di 3 miliardi di persone nel mondo vivono in aree coperte dalla banda larga, ma non usano internet principalmente perché i cellulari sono troppo costosi.
Gsma Intelligence stima che uno smartphone di entry-level molto accessibile – con un prezzo sui 40 dollari – potrebbe connettere a internet mobile altre 20 milioni di persone nell’Africa subsahariana, mentre un dispositivo da 30 dollari potrebbe portare online nuovi 50 milioni di utenti mobili.
I requisiti per gli smartphone economici includono specifiche per la memoria, la Ram, la qualità della fotocamera, le dimensioni dello schermo, le prestazioni della batteria e altre funzionalità che possono permettere una buona esperienza su uno smartphone 4G ma ne abbassano significativamente il costo.
L’ecosistema mobile al lavoro sull’inclusione
La proposta della Gsma pone, quindi, l’attenzione non solo sull’infrastruttura, ma sull’ecosistema completo – dall’offerta di dispositivi economici fino alle condizioni fiscali e di import/export che ne possono influire – con l’obiettivo di favorire un accesso più inclusivo alla rete mobile e all’internet.
Nei prossimi mesi la Gsma contatterà i produttori di cellulari e altre aziende tecnologiche per consultarsi su questi requisiti minimi e ottenere supporto sugli smartphone 4G accessibili.
In contemporanea, l’industria mobile sta facendo appello ai governi di tutta l’Africa per ridurre le tasse sugli smartphone entry-level con un prezzo inferiori ai 100 dollari. In alcuni Paesi, infatti, l’Iva e le tasse sull’import possono pesare più del 30% sul prezzo finale.
La Gsma spinge sull’Ai inclusiva in Africa
Parallelamente, la Gsma, insieme ai principali operatori mobili africani e all’ecosistema dell’intelligenza artificiale, ha annunciato una collaborazione volta ad accelerare lo sviluppo di una “Ai inclusiva” per l’Africa. L’iniziativa intende promuovere l’adozione e lo sviluppo di soluzioni di intelligenza artificiale progettate per rispondere ai bisogni specifici del continente: dall’agricoltura all’istruzione, dalla sanità all’energia, passando per la finanza digitale.
L’obiettivo è duplice: da un lato promuovere l’innovazione e la creazione di nuovi servizi che possano generare valore locale, dall’altro garantire che i benefici dell’Ai siano distribuiti in modo equo, evitando che l’intelligenza artificiale amplifichi i divari digitali esistenti.
Le aziende e organizzazioni coinvolte sono Airtel, l’African population for health research center (Aphrc), Awarri, Axian Telecom, Cassava Technologies, Ethio Telecom, Masakhane African languages hub, Lelapa Ai, Mtn, Orange, Pawa Ai, Qhala, la World sandbox alliance e Vodacom. La collaborazione copre tutto il continente e mira sviluppare modelli Llm africani inclusivi, mettendo insieme risorse e conoscenza per colmare i gap su dati, potenza di calcolo, competenze e politiche e assicurare che le lingue, le culture e le tradizioni dell’Africa siano pienamente rappresentate nel futuro digitale globale, secondo l’ambizione “AI language models in Africa, by Africa, for Africa”.
Modelli Llm “by Africa, for Africa“
In questo contesto, la cooperazione tra gli operatori mobili – che gestiscono l’accesso e le reti di comunicazione – e le start-up, i fornitori di tecnologia e gli enti regolatori dell’Ai rappresenta un elemento chiave. Affinché l’Ai possa svolgere un ruolo trasformativo, infatti, è indispensabile che sia sostenuta da infrastrutture di rete adeguate, da una diffusione capillare dei dispositivi connessi, da competenze digitali crescenti e da politiche e regolamentazioni che favoriscano un ecosistema responsabile, sicuro e inclusivo.
Il risultato atteso è stimolare l’emergere di soluzioni localizzate — “by Africa, for Africa” — e contribuire così a disegnare un futuro digitale che sia effettivamente accessibile e vantaggioso per tutte le fasce della popolazione africana.
Sviluppando modelli Llm addestrati sui dati e le lingue africani, l’iniziativa della Gsma vuole mettere aziende, governi e società in grado di creare applicazioni Ai e casi d’uso innovativi su misura per le realtà africane.