Alla Camera dei deputati la cittadinanza digitale è diventata materia viva, fatta di storie, esperimenti e dialoghi tra generazioni. A raccontarla sono stati i bambini delle scuole primarie, premiati per aver trasformato la tecnologia in un linguaggio comune con i propri nonni. È il cuore di NeoConnessi, il progetto di Wind Tre che da sette anni promuove un uso consapevole, sicuro e inclusivo del digitale, costruendo ponti tra famiglie e scuole, tra adulti e nuove generazioni.
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L’educazione digitale entra nelle istituzioni
Nel giorno dedicato alla cittadinanza digitale, la Camera ha ospitato la cerimonia che ha incoronato le tre scuole vincitrici del concorso NeoConnessi. L’edizione 2024-2025, intitolata “Nonni in digitale: connessione tra generazioni”, ha spinto i bambini a mettersi nei panni di insegnanti per i loro nonni, trasformando il gioco in un’esperienza educativa e affettiva.
Protagonista della giornata l’attore Paolo Ruffini, che ha consegnato i riconoscimenti e ricevuto a sua volta una targa speciale per il suo impegno contro il bullismo.
Le scuole vincitrici e le loro idee
Il primo premio è andato alla Scuola Primaria Fortis di Brugherio (MB) con un’originale escape room digitale per favorire l’incontro tra generazioni. Seconda classificata la scuola di San Mauro Marchesato (KR), con un video che mostra i bambini mentre insegnano ai nonni a muoversi nel web. Il terzo posto è stato assegnato alla Scuola Giovanni Ponti di Trebaseleghe (PD), che ha creato una bacheca digitale dedicata ai giochi tradizionali. Menzione speciale alla Scuola di Tolfa (RM) per aver trasformato il giardino comunale in un laboratorio digitale a cielo aperto.
La tecnologia come collante sociale
I lavori premiati hanno dimostrato che la tecnologia, se usata con consapevolezza, può diventare un ponte tra generazioni. “Come azienda che fornisce connessioni, noi di Wind Tre rappresentiamo una vera e propria porta d’accesso al digitale – spiega Tommaso Vitali, direttore B2C Marketing & New Business di Wind Tre – In un’epoca sempre più digitalizzata, è fondamentale accompagnare i più giovani, ma anche gli adulti, con strumenti concreti e percorsi educativi.”
Secondo Vitali, NeoConnessi è un modello di successo: “dimostra come l’educazione digitale debba partire dai banchi di scuola – sottolinea – per arrivare alle famiglie ed estendersi fino ai nonni”.
Il dibattito sul benessere digitale
La cerimonia è stata aperta dai saluti dell’onorevole Anna Ascani e di Paola Frassinetti, seguiti dal talk “Benessere digitale: vivere la tecnologia con equilibrio, sicurezza e consapevolezza”, con Marianna Madia, Lavinia Mennuni, Luca Bernardelli, Federica Bensi e Tommaso Vitali. Un confronto che ha posto al centro il tema dell’uso sano del digitale tra i minori, moderato dal giornalista Simone Cosimi.
Lo psicologo Luca Bernardelli ha ricordato che “nel mondo virtuale è più facile ferire, perché l’altro diventa un’immagine sullo schermo e non più una persona con emozioni reali”.
Federica Bensi, della Polizia di Stato, ha aggiunto che “ciò che arriva alla Polizia Postale è spesso solo la punta dell’iceberg”, ribadendo l’importanza della denuncia per contrastare il cyberbullismo.
Un progetto gratuito per scuole e famiglie
Realizzato in collaborazione con la Polizia di Stato, la Società Italiana di Pediatria e il Consiglio Nazionale dell’Ordine degli Psicologi, NeoConnessi è un percorso gratuito di educazione digitale pensato per scuole, famiglie e docenti.
Sul sito neoconnessi.windtre.it si trovano corsi, materiali didattici e consigli pratici per vivere la rete in modo sicuro e positivo.