L'INIZIATIVA

Assist dell’Europa all’anti-Uber: la Bei mette sul piatto 50 milioni per Bolt

Finanziamento per l'”unicorno” estone che punta a investire nei servizi di trasporto on demand e food delivery, gli stessi servizi chiave del colosso della Silicon Valley. Il vp della European Investment Bank: “Ottimo esempio di eccellenza europea nell’innovazione”

Pubblicato il 16 Gen 2020

L. O.

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Guerra del ride hailing, l’Europa sferra un colpo a Uber e fa un assist al suo concorrente europeo, la app estone Bolt. E’ questa la mossa della Bei che ha concesso  un prestito di 56 milioni di dollari (50 mln di euro) all’azienda con sede a Tallinn. Il finanziamento verrà utilizzato da Bolt per investire nei servizi di trasporto on demand e consegna di cibo, gli stessi servizi chiave offerti anche da Uber.

La competizione tra Bolt e Uber si era surriscaldata dopo che le attività della società della Silicon Valley erano state bloccate dalle autorità di Londra.

Nel dettaglio, lo sfidante europeo di Uber ha ottenuto dalla Banca europea degli investimenti 50 milioni di euro sotto forma di finanziamenti del debito. Si tratta di un venture loan – viene chiamata operazione di “quasi-equity” – utilizzato in alternativa all’acquisizione di quote nella startup per evitare diluizioni fra gli azionisti.

Bolt, l’unicorno di Tallinn

Bolt è una delle numerose aziende che cercano di sottrarsi al dominio di Uber nel ride hailing. Fondata nel 2013, l’azienda inizialmente si chiamava Taxify: il nome del brand è stato cambiato in concomitanza con un’offerta maggiore di servizi come la condivisione di scooter e la consegna di cibo. Attualmente conta su 30 milioni di utenti in 150 città in Europa e Africa.

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Il finanziamento strategico della Bei aiuterà Bolt a incrementare le spese in ricerca e sviluppo per rendere i servizi più sicuri e sostenibili, pur mantenendo l’efficienza operativa, hanno spiegato Bolt e Bei in una dichiarazione congiunta.

Il blocco di Uber a Londra

La battaglia fra Uber e Bolt si è intensificata dopo che Uber è stato bloccato a Londra dai regolatori dei trasporti locali: la società è comunque ancora operativa nella capitale del Regno Unito, in attesa del verdetto definitivo che sarà emesso in conseguenza dell’appello.

Il vicepresidente della Bei Alexander Stubb definisce Bolt un “buon esempio di eccellenza europea nella tecnologia e nell’innovazione”, mentre il Ceo di Bolt Markus Villig sostiene che il prestito “consentirà di offrire il servizio a molti più utenti in Europa”.

Bolt è in trattative per un nuovo round di finanziamenti che potrebbe consolidare il suo status di unicorno.

@RIPRODUZIONE RISERVATA

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