IL DECRETO

Tutela del made in Italy, Giorgetti rimette in moto il Cnalcis

Il ministro per lo Sviluppo economico firma l’atto di nomina dei membri del Consiglio Nazionale per la Lotta alla Contraffazione e all’Italian Sounding per il 2021-2023. Prima riunione il 27 ottobre per stabilire le priorità d’intervento della task force

Pubblicato il 18 Ott 2021

A. S.

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Ripartono le attività del Cnalcis, il Consiglio Nazionale per la Lotta alla Contraffazione e all’Italian Sounding, con il ministro per lo Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti che ha firmato il decreto di nomina per il 2021-2023 dei membri della task force interministeriale istituita presso il Mise con l’obiettivo di promuovere e coordinare le azioni a tutela del made in Italy.

“La difesa delle imprese e delle eccellenze produttive italiane da forme di concorrenza sleale sui mercati, nazionali e internazionali, è un impegno prioritario dell’azione del governo e del ministro Giorgetti, che ha deciso di mantenere direttamente la guida del Cnalcis – si legge in una nota del ministero – chiamando al contempo il viceministro Gilberto Pichetto Fratin a farne parte, per dare impulso a un organismo che dovrà definire azioni strategiche di contrasto alla contraffazione e all’italian sounding efficaci e innovative”.

La prima riunione del consiglio è stata calendarizzata per il 27 ottobre, e vedrà lapartecipazione dei rappresentanti dei 12 ministeri coinvolti, delle forze dell’ordine e delle associazioni di imprese: all’ordine del giorno l’individuazione delle priorità d’intervento della task force con un focus sui campi più impattati nell’ultimo periodo dall’emergenza Covid-19. L’organismo si insedierà durante la sesta edizione della “settimana anticontraffazione”, promossa dalla Direzione generale per la Tutela della Proprietà Industriale – Ufficio italiano Brevetti e Marchi del Ministero dello sviluppo economico, in calendario dal 25 al 31 ottobre. Durante l’intea settimana sono in programma iniziative e webinar di informazione, sensibilizzazione e approfondimento sugli effetti per i cittadini della diffusione di prodotti falsi nel commercio e sugli strumenti a disposizione delle imprese per proteggersi dalle violazioni dei diritti di proprietà industriale.

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