L'INTESA

Copyright e news online, scatta il pagamento per gli editori

Google ha raggiunto un accordo con alcune testate nazionali francesi (e altre sono in arrivo) per riconoscere il diritto d’autore nell’indicizzazione degli articoli nel motore di ricerca

Pubblicato il 20 Nov 2020

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Google pagherà alcuni media francesi per l’indicizzazione degli articoli nel suo motore di ricerca e nella sezione Google News, in virtù degli “accordi individuali” sul pagamento dei diritti d’autore stipulati con una serie di giornali e riviste. Lo ha dichiarato la stessa società di Mountain View, la quale ha fatto sapere di aver trovato un’intesa con Le Monde, Le Figaro, Liberation, L’Express, L’Obs e Courrier International. Il capo di Google France, Sebastien Missoffe, ha dichiarato che sono in corso colloqui con altri gruppi editoriali, con l’obiettivo di raggiungere “un accordo quadro entro la fine dell’anno”.

Un’intesa fondata su criteri precisi

L’annuncio segue mesi di contrattazioni tra Google, gli editori francesi e le agenzie di stampa su come applicare le nuove norme sul copyright dell’Ue, che consentono agli editori di richiedere una commissione dalle piattaforme online che mostrano estratti delle loro notizie.
Il più grande motore di ricerca del mondo ha inizialmente combattuto contro l’idea di pagare gli editori per i contenuti, affermando che i loro siti web beneficiavano del maggior traffico portato da Google.
Poi la strada prescelta è stata quella di un accordo, basato su criteri come il “contributo dell’editore all’informazione politica e generale”, il volume giornaliero di pubblicazioni, il traffico Internet mensile e l’utilizzo dei rispettivi contenuti sulla piattaforma di Google.

Gli accordi con i giornali francesi prevedono di utilizzare il veicolo di Google (con Google news showcase) per remunerare gli editori di notizie, in linea con gli accordi già presi con le principali testate della vicina Germania.
Il provvedimento di Google arriva un mese dopo che una sentenza del tribunale ha ordinato alla società di aprire colloqui con gli editori in Francia sul pagamento per utilizzare i loro contenuti.

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