L'INIZIATIVA

B2B: nasce Oliver, il primo marketplace per l’usato industriale

Motore di ricerca e sistemi evoluti di assistenza e pagamento per la piattaforma che scommette sul mercato dei macchinari. Soluzioni taglia-tempo all’insegna della disintermediazione

Pubblicato il 15 Lug 2020

industria

Digitale in aiuto dei macchinari industriali. E’ l’obiettivo di Oliver, primo marketplace per la compravendita di macchinari usati: settore dal forte impatto strategico, fa sapere una nota, “ma da sempre caratterizzato da dinamiche commerciali rallentate da tempistiche lunghe e alte commissioni per gli intermediari”.

Oliver si presenta come una piattaforma online (olivertools.com) che mette in diretto contatto acquirente con venditore interrompendo in questo modo intermediazioni costose e tempistiche infinite, in uno scenario economico in cui molte imprese e aziende puntano a ottenere velocemente liquidità vendendo le proprie macchine usate o a creare spazio logistico per l’arrivo di macchinari nuovi.

Destinato principalmente alle aziende metalmeccaniche di piccole, medie e grandi dimensioni, Oliver rappresenta, fa sapere la nota, “l’anello di congiunzione tra la forte domanda e l’offerta di macchine utensili usate, capace di offrire sistemi evoluti per assistere e facilitare l’utente nel compiere transazioni sicure, trasparenti, veloci”.

Come funziona la piattaforma Oliver

Sulla nuova piattaforma è il venditore a decidere quando vendere e a che prezzo, mentre il potenziale acquirente può scegliere se accettare il prezzo di offerta o fare una controproposta. Oliver favorisce le trattative e supporta gli utenti nelle varie fasi e passaggi delle transazioni di vendita e di acquisto, mettendo a loro disposizione una serie di servizi sviluppati appositamente, come il motore di ricerca per trovare i macchinari più adatti alle diverse esigenze o i consigli migliori per fissare il prezzo più congruo in relazione agli obiettivi di vendita e fornire il track record delle transazioni pregresse della stessa tipologia. Il servizio di pagamento viene gentito da Stripe, piattaforma di e-payment per l’e-commerce.

Inoltre la società offre servizi di trasporto e di montaggio/smontaggio per i macchinari, risolvendo problemi tipici del settore.

Gli utenti – sia il venditore che l’acquirente – vengono seguiti accuratamente in ogni fase del processo di vendita o acquisto. Il venditore viene consigliato fin dalla fase di caricamento delle foto e dei video della macchina, anche mentre è in funzione e nelle diverse fasi produttive, per accelerare i tempi di vendita. Così viene garantita la trasparenza dei dati della macchina oggetto di vendita.

Se la tempistica per la vendita si allunga e non si ricevono offerte, Oliver è pronto ad affiancare il venditore con altri suggerimenti pratici per velocizzare il processo. Mentre per chi vuole acquistare la macchina usata, viene offerta assistenza per valutare le tempistiche sul ritiro della macchina, cosi da programmare al meglio ogni aspetto, e per controllare al meglio il prezzo finale – e le voci da cui è composto – oltre che tener sempre sotto controllo le tempistiche dei pagamenti.

Nuovo mercato per i macchinari da sostituire

“Oliver vuole essere un’innovazione che vada ad impattare positivamente sull’evoluzione commerciale della compravendita dei macchinari industriali usati – dice Stefano Panetto, fondatore e Ceo di Oliver -. Il nostro obiettivo è creare un nuovo mercato per le macchine usate, più veloce e dinamico che sappia sfruttare le grandi potenzialità del digitale e che possa contare su un team dalla grande esperienza e dalle forti competenze nel settore dei macchinari industriali. Nell’attuale contesto economico molti imprenditori potrebbero aver necessità di monetizzare il proprio parco di macchine utensili usate o, all’opposto, potrebbero aver bisogno di creare spazio in poco tempo a macchinari nuovi acquistati grazie agli incentivi fiscali”.

Obiettivo della società focalizzato in primis sul mercato italiano, ma si punta a un’espansione sui mercati europei “fino ad una scalabilità internazionale che interessi anche i paesi asiatici”.

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