PA DIGITALE

Open innovation, la Ue lancia Interlink. In campo Dedagroup e Fondazione Bruno Kessler

Il progetto mira ad abilitare nuovi modelli di governance collaborativa con al centro i bisogni del cittadino. Via ai lavori del team internazionale per la sperimentazione in tre amministrazioni: Ministero italiano dell’Economia, Ministero lettone per lo Sviluppo regionale e città di Saragozza

Pubblicato il 02 Feb 2021

Luigi Zanella_Head of Business Development& Innovation di Dedagroup Public Services

Nasce Interlink, Innovating government and citizen co-delivery for the digital single market, progetto europeo di open innovation che si pone l’obiettivo di superare le barriere che impediscono alle amministrazioni di riutilizzare e condividere servizi con partner privati (compresi i cittadini), sviluppando un nuovo modello di governance collaborativa e trasparente.
 
Il kickoff meeting in programma per oggi darà il via all’esperienza, che per i prossimi tre anni vedrà collaborare i partner di progetto per l’implementazione delle tecnologie necessarie alla realizzazione di tre casi d’uso applicati a tre differenti pubbliche amministrazioni: il Ministero italiano dell’Economia e delle finanze, il Ministero lettone per lo Sviluppo regionale e la città di Saragozza. Rappresenteranno l’Italia la Fondazione Bruno Kessler, centro di ricerca internazionale con sede a Trento, che avrà il ruolo di coordinatore, Dedagroup Public Services, l’azienda che fa capo a Dedagroup e che affianca enti centrali, locali e aziende di pubblico servizio nella trasformazione digitale, e lo stesso Mef.

Obiettivo: costruire nuovi servizi condivisi

Il progetto – che rientra nel programma di finanziamento creato dalla Commissione europea Horizon 2020, nato per sostenere e promuovere la ricerca nello spazio Ue proprio in ottica di open innovation – partirà dall’utilizzo di soluzioni tecnologiche già disponibili, i cosiddetti “building blocks” digitali. L’obiettivo è quello di favorirne uno sviluppo e un’evoluzione utili a costruire nuovi servizi condivisi, che soddisfino i requisiti tecnici e legali necessari per la loro adozione da parte delle Pa, garantendo al tempo stesso l’efficacia propria delle soluzioni digitali che sempre più spesso nascono dalla collaborazione fra pubbliche amministrazioni, cittadini e associazioni.

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In questo contesto di condivisione, Dedagroup public services metterà a disposizione la propria competenza ed esperienza maturata lavorando al fianco delle amministrazioni centrali così come dei piccoli Comuni, e la propria capacità di governo, analisi, integrazione e aggregazione di dati eterogenei. Expertise, questa, racchiusa all’interno del Digital hub, un approccio di open innovation che l’intero gruppo ha messo in campo insieme ad altri attori dell’ecosistema innovazione e che si concretizza nel Co-innovation lab, l’iniziativa congiunta tra Dedagroup e Fbk, dedicata allo sviluppo di standard e buone pratiche per l’apertura e l’interoperabilità di dati e servizi.

Innovazione “a quadrupla elica”

“Il progetto Interlink intende promuovere la collaborazione tra ricerca, industria, pubblica amministrazione e società civile, ed è un perfetto esempio del modello dell’innovazione detto quadrupla elica – chiarisce Matteo Gerosa, coordinatore del progetto Interlink e responsabile del gruppo di project management della Fondazione Bruno Kessler –. L’obiettivo di Interlink, e cioè lo sviluppo di modelli innovativi di co-gestione di servizi tra pubblica amministrazione e soggetti privati, è uno dei temi strategici della trasformazione digitale ed è di estremo interesse per il nuovo centro Digital society di Fbk“.

“Perché il progetto abbia delle reali ricadute positive è necessario che si considerino le esigenze di tutti gli stakeholder in gioco e che le soluzioni che ne deriveranno vengano poi conosciute. Per Interlink il nostro ruolo sarà anche questo, quello dell’Innovation manager, per portare al tavolo tutte le parti coinvolte – conclude Luigi Zanella, Head of business development & innovation di Dedagroup public services – Il nostro obiettivo è quello di contribuire alla creazione di tecnologie che possano essere rimesse a disposizione a livello europeo e riutilizzate anche al temine di questo progetto, così da arricchire il patrimonio comune dei building blocks esistenti e sostenere la trasformazione digitale della pubblica amministrazione in tutti i Paesi dell’Unione.”.

I partner di progetto sono: Fondazione Bruno Kessler (It, coordinatore), Dedagroup public services (It), Ministero dell’economia e delle finanze (It), Università Deusto (Es), Rabboud university (Nl), Université catholique de Louvain (Be) enti pubblici come Zaragoza (Es), Ministero dell’ambiente e dello sviluppo regionale (Lt), aziende It come TreeTechnology (Es) e Cloud’sci (Fi).

@RIPRODUZIONE RISERVATA

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