INVESTIMENTI

Cybersecurity, il cloud fa lievitare la spesa IT: +12% la stima 2023

Secondo Idc il giro d’affari salirà a 219 miliardi di dollari. Cresceranno i segmenti hardware, software e servizi; nel 2026 si prevede di raggiungere il tetto dei 300 miliardi. L’espansione è trainata dalla necessità di proteggere l’accesso da remoto alle risorse e dai requisiti di conformità alle legislazioni sulla privacy e sulla protezione dei dati

Pubblicato il 20 Mar 2023

Patrizia Licata

Idc cloud cybersecurity

La spesa mondiale in soluzioni e servizi di cybersecurity salirà a 219 miliardi di dollari nel 2023, un incremento del 12,1% rispetto al 2022: le imprese private e gli enti pubblici alzano gli investimenti sotto la spinta delle implementazioni cloud e dello smart working, che moltiplicano gli accessi ai sistemi aziendali da sedi e dispositivi remoti. La spesa salirà a 300 miliardi di dollari nel 2026, con una curva ancora in ascesa in virtù del traino esercitato dalle minacce di cyber-attacchi, dalla necessità di fornire un ambiente sicuro di hybrid work, ma anche dalla compliance e dalle esigenze di protezione dei dati personali.

Le previsioni arrivano dal nuovo studio di Idc “Worldwide security spending guide”, che ha valutato gli investimenti in hardware, software e servizi legati alla cybersecurity. La guida quantifica le opportunità di fatturato a livello globale per gli acquisti di tecnologie per la sicurezza sia core che next-generation e offre proiezioni di acquisto in 20 settori industriali di 9 regioni e 48 paesi e per 5 tipologie di impresa in base alle loro dimensioni.

Spinta dal cloud e dalla data protection 

“La spesa per prodotti e servizi di sicurezza continuerà a superare la crescita della spesa It complessiva”, commenta Serena Da Rold, associate research director, Idc Data & Analytics. “Quasi tutti i settori industriali e le dimensioni aziendali vedranno una crescita a due cifre – ma sotto il 15% – fino al 2026, guidata dall’espansione delle implementazioni di cloud e container, dalla necessità di proteggere l’accesso remoto alle risorse e dai requisiti di conformità della legislazione sulla privacy e sulla protezione dei dati. Le industrie più mature e i maggiori investitori alzeranno la spesa più velocemente della media perché continueranno a investire in soluzioni di sicurezza all’avanguardia per prevenire e respingere gli attacchi ransomware sulla loro forza lavoro distribuita e per proteggere l’infrastruttura critica, che è sempre più collegata alla rete It“.

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La spesa per settori: banche, Pa, tlc

Le industrie che investiranno di più in prodotti e servizi di sicurezza nel 2023 sono il settore bancario, il discrete manufacturing, i servizi professionali e la Pa centrale. Insieme, queste quattro industrie rappresenteranno più di un terzo di tutta la spesa per la sicurezza nel 2023.

Sia le banche che la manifattura discreta investiranno più o meno nella stessa misura in software e servizi, tra cui la spesa maggiore si indirizzerà verso i servizi di sicurezza gestiti per proteggersi dagli attacchi informatici. In confronto, i servizi professionali vedranno investimenti notevolmente maggiori nel software con particolare attenzione alla governance, al rischio e alla conformità (Grc) e alla sicurezza degli endpoint.  La spesa per i servizi sarà anche la più grande area di interesse per le PA centrali.

I settori che dovrebbero avere la crescita della spesa più rapida nel periodo di previsione 2021-2026 sono Securities & investment services, telecomunicazioni e banking.

Software, il traino dall’identity and digital trust

Nel 2023 il software sarà la più grande voce di spesa tra gli investimenti per la cybersecurity, rappresentando, nelle previsioni di Idc, quasi la metà del totale quest’anno. La sicurezza degli endpoint sarà la categoria maggiore tra i software per la sicurezza seguita dai prodotti di Identity and digital trust e da quelli di Cybersecurity analytics, intelligence, response e orchestration.

Segue la spesa in servizi, guidata dalla categoria Managed security services con 42 miliardi di dollari di spesa prevista quest’anno. La spesa per l’hardware sarà dominata dagli apparecchi di sicurezza di rete.

Il software sarà il più rapida crescita dei tre gruppi tecnologici con un tasso di crescita annuale composto quinquennale del 13,7%, seguito dai servizi all’11,0%.

Quanto investono Usa e Cina 

Gli Stati Uniti saranno la più grande regione geografica per la spesa in sicurezza nel 2023, con la produzione discreta e i servizi professionali che guidano gli investimenti. La seconda regione più grande per la spesa per la sicurezza sarà l’Europa occidentale, dove le industrie bancarie e della produzione discreta saranno i principali investitori.

L’Asia/Pacifico (esclusi Giappone e Cina) e la Repubblica popolare cinese seguono come regioni più grandi per la spesa in cybersicurezza quest’anno. Ma la Cina vedrà la crescita più veloce della spesa nel periodo di previsione 2021-2026 con un Cagr quinquennale del 18,8%. 

Crescita dell’Europa oltre il 10%

“La spesa totale per la sicurezza It in Europa continuerà a crescere di oltre il 10% nel periodo di previsione. La maggior parte di tale spesa sarà ancora rappresentata dai servizi, che saranno sempre più sfruttati soprattutto da organizzazioni con competenze limitate nell’area della sicurezza per proteggere i loro dati e risorse dalla minaccia di attacchi ransomware esacerbati dall’attuale situazione geopolitica nella regione”, osserva Stefano Perini, senior research analyst, Idc European data & analytics. “I principali settori di spesa per la sicurezza informatica in Europa saranno la finanza – che dovrà anche garantire costantemente l’aderenza normativa – e le imprese del manufacturing – che dovranno difendersi da attacchi informatici sempre più frequenti agli impianti di produzione.

@RIPRODUZIONE RISERVATA

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