STRATEGIE

Fake news, Twitter apre il vaso di Pandora. Pubblicati 10 mln di tweet sospetti

La piattaforma social rilascia dati che riportano alla “fabbrica di troll” russa accusata di aver interferito nelle elezioni Usa 2016: “Saranno a disposizione di analisti e ricercatori di tutto il mondo”. Obiettivo risalire alle fonti di campagne di disinformazione e manipolazione di elettorato

Pubblicato il 17 Ott 2018

twitter-video-170102160857

Fake news, manipolazione dell’elettorato, troll: Twitter apre il vaso di Pandora. La piattaforma social ha pubblicato circa 10 milioni di tweet che si sospetta provengano da operazioni effettuate da Russia e Iran mirate a campagne di disinformazione. I dati rilasciati comprendono oltre 2 milioni di immagini, Gif, video, trasmissioni Periscope, dice una nota di Twitter.

La società guidata da Jack Dorsey ha annunciato di aver identificato 3.841 account affiliati alla “Internet Research Agency” di San Pietroburgo, una “fabbrica di troll” sospettata di aver interferito con le elezioni presidenziali del 2016. 770 account sarebbero iraniani. “Vogliamo rendere disponibili questi dati con l’obiettivo di incoraggiare la ricerca da parte di studiosi e accademici di tutto il mondo”, ha detto Twitter in una dichiarazione sul suo sito.

Twitter aveva già reso pubblica l’esistenza di tweet frutto di campagne di disinformazione straniere. Ora però il rilascio dei tweet consentirà ai ricercatori di imparare molto di più sulle azioni di disinformazione della Russia e dell’Iran su Twitter dal 2016.

Secondo Twitter sia le operazioni iraniane che quelle russe si presentano come campagne per sostenere i governi dei propri paesi per poi essere utilizzati come strumenti di offesa rivolta agli Stati Uniti, ha detto Ben Nimmo, senior fellow Digital Forensic Research Lab di Atlantic Council.

Il tutto si inserisce nell’impegno che la Ue sta profondendo per rafforzare le proprie misure sulla cybersecurity in vista delle elezioni europee.  “I cyber-proiettili di oggi sono più difficili da individuare e più difficili da fermare”, ha detto il commissario europeo per la security Julian King in una conferenza in questi giorni a Bruxelles sulle interferenze elettorali. “Serve agire presto. Rimanere inattivi rischia di indebolire i processi democratici”.

“È chiaro che le operazioni di disinformazione non cesseranno. Si tratta di tattiche in circolazione da molto tempo prima che esistesse Twitter – dice la nota -: si adatteranno e si modificheranno man mano che il terreno geopolitico evolverà in tutto il mondo e allorquando emergeranno nuove tecnologie “.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

Articoli correlati