SECURITY

Olimpiadi “blindate” a Tokyo 2020, facial recognition per 300mila persone

Accordo con Nec per lo sviluppo dei sistemi che garantiranno un incremento della sicurezza ai Giochi. La tecnologia impiega 0,3 secondi per abbinare un volto a una foto pre-registrata

Pubblicato il 07 Ago 2018

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Sistema di riconoscimento facciale a prova di crimine ai Giochi 2020 in Giappone. Centinaia di migliaia di atleti, addetti ai lavori e giornalisti a Tokyo 2020 saranno tenuti a utilizzare la loro carta d’identità ed essere controllati con il sistema di riconoscimento facciale per accedere alle sedi: si prevede che le persone coinvolte saranno circa 300mila. Lo hanno comunicato gli organizzatori.

Il nuovo sistema di riconoscimento dovrebbe impedire l’ingresso da parte di persone che prendono in prestito, rubano o falsificano carte d’identità e pass, ha spiegato il gigante dell’elettronica Nec, che ha sviluppato la tecnologia.

“È la prima volta che viene utilizzato un riconoscimento facciale per tutte le persone coinvolte nelle Olimpiadi in tutte le sedi”, ha detto ai giornalisti il capo della sicurezza olimpica Tsuyoshi Iwashita. La tecnologia impiega solo 0,3 secondi per abbinare una faccia a una foto pre-registrata, ha detto Masaaki Suganuma di Nec, che afferma che si tratta del sistema più veloce del mondo. In un esperimento condotto l’anno scorso, l’accesso tramite carta d’identità e riconoscimento facciale è risultato 2,5 volte più veloce rispetto all’uso di codici a barre e ai controlli visivi sperimentati nelle precedenti Olimpiadi.

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