LA GARA

A Telespazio la gara per i due nuovi satelliti Meteosat

La joint venture tra Finmeccanica e Thales si aggiudica il bando Eumetsat per la messa in orbita di due mezzi di terza generazione. Serviranno per osservazioni ad alta risoluzione per monitorare i cambiamenti climatici

Pubblicato il 13 Gen 2016

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E’ stata vinta da Telespazio la gara Eumetsat per la fornitura dei servizi di lancio e messa in orbita per due satelliti, con un’opzione per un terzo, della nuova costellazione “Meteosat Third Generation” (Mtg), che garantirà osservazioni ad alta risoluzione in ambito meteorologico e supporterà la ricerca scientifica sui cambiamenti climatici.
La joint venture partecipata al 67% da Finmeccanica e al 33% da Thales guiderà un team industriale che vede la partecipazione, tra gli altri, di Thales Alenia Space France, già prime contractor per la realizzazione dei satelliti del programma Mtg.

Il centro spaziale del Fucino di Telespazio, siega una ntoa della società, avrà la responsabilità della preparazione ed esecuzione delle operazioni di volo dei satelliti, dello sviluppo del centro di controllo LEOP, del software della dinamica del volo e della preparazione, validazione e coordinamento operativo di una rete di sei stazioni di terra in banda S.

Il programma Meteosat di terza generazione prevede due linee separate di satelliti (imaging e sounding), e sarà operativo nel periodo 2020-2040 per supportare in tempo reale le previsioni di eventi meteo ad alto impatto su Europa e Africa. I satelliti per l’osservazione avranno a bordo il nuovo sensore Lightning Imager, realizzato dalla divisione sistemi avionici e spaziali di Finmeccanica (operativa a partire dal primo gennaio 2016 nell’ambito del processo di divisionalizzazione del Gruppo Finmeccanica) per il servizio meteorologico dell’Aeronautica Militare Italiana.

Eumetsat aveva assegnato nel 2014 due contratti a Telespazio nell’ambito del programma Mtg. Il primo per la progettazione, implementazione e manutenzione delle stazioni riceventi in banda Ka dei dati di missione “Mission Data Acquisition Facility” (Mdaf), da installarsi presso il teleporto del Lario (Como) e quello di Leuk (Svizzera), operato da Signalhorn. Il secondo per lo sviluppo, fornitura e manutenzione delle stazioni di telemetria e comando “Telemetry, Tracking and Command” (Ttc) in banda S, da installarsi presso il centro spaziale del Fucino e il teleporto di Cheia, in Romania.

“Il 2015 è stato un anno molto importante per l’industria spaziale italiana e il 2016 si prospetta come un anno ancora più interessante – afferma Mauro Moretti, Ad e Dg di Finmeccanica – Dal lancio di Lisa Pathfinder e di nuovi satelliti delle costellazioni Galileo e Copernicus, fino alle scoperte rese possibili dalle sonde Rosetta, Dawn e Cassini: la tecnologia Finmeccanica è stata protagonista di importanti traguardi raggiunti nell’osservazione della Terra e nell’esplorazione planetaria e avrà un ruolo di primo piano nelle missioni spaziali del 2016, prima fra tutte ExoMars, il progetto europeo di scoperta del Pianeta Rosso. Dallo sviluppo dei satelliti e dei sensori di bordo fino al supporto alle operazioni e ai servizi, Finmeccanica è in primo piano nei programmi spaziali, importante motore di sviluppo per il futuro”.

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