L'INTERVENTO

Agcom, Capitanio: “Sul digitale partenza Governo Meloni non è delle migliori”

Il commissario dell’autorità: “La nomina di un ministro era un segnale che andava dato”. E sulla sovranità tecnologica: “Tema che non deve spaventare, altri Paesi già passati all’azione sfruttando al massimo la leva del golden power. Bisogna spingere sul federalismo digitale per consentire di mandare avanti i progetti in maniera efficace”

Pubblicato il 25 Ott 2022

MassimilianoCapitanio

La partenza non è delle migliori”: il commissario Agcom Massimiliano Capitanio nell’intervenire alla presentazione del rapporto I-com “Don’t stop It now” si è detto sorpreso sulla mancata nomina di un ministro per il Digitale.

Il rischio rallentamenti

Non solo ci si aspettava la nomina di un ministro ma anche un rafforzamento delle politiche per il digitale”, ha detto Capitanio. “Sarebbe stato un segnale forte e la mancanza di una figura di raccordo rischia di provocare rallentamenti e di creare confusione nell’interpretazione di norme e regolamenti nei singoli dicasteri e nelle PA”.

Sovranità tecnologica: la leva è il federalismo

Riguardo al tema della sovranità tecnologica il Commissario si è invece detto d’accordo: “è una questione che non deve spaventare, altri Stati sono già passati all’azione sfruttando le leve del golden power. È importante però spingere sul federalismo digitale: Regioni, Provincie e Comuni conoscono a fondo i territori e i progetti di infrastrutturazione e digitalizzazione necessitano di essere gestiti a livello locale se si vogliono ottenere risultati importanti e accelerare”.

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