IL NUOVO COMMISSARIO

Agcom, in corsa anche Raffaele Tiscar

L’attuale capo di Gabinetto del ministero dell’Ambiente fra i papabili per il ruolo di quarto commissario dell’authority. Mercoledì il voto in Senato (salvo imprevisti)

Pubblicato il 30 Gen 2017

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Agcom, si stringe sulla nomina. Alle porte del voto in Senato – previsto per mercoledì – che deciderà il nome del quarto commissario dell’authority (dopo la scomparsa di Antonio Preto), il totonomine si arricchisce di nuove ipotesi. Stavolta la convergenza di accordi potrebbe addensarsi intorno al nome di Raffaele Tiscar, da pochi giorni capo di Gabinetto del ministero dell’Ambiente, ex vice segretario generale alla Presidenza del Consiglio e fra gli autori del piano governativo sulla banda ultralarga. Classe 1957, un passato da parlamentare e da manager, è conosciuto per avere avuto un rapporto fiduciario con l’ex presidente del Consiglio Matteo Renzi. Potrebbe essere lui il personaggio che mette d’accordo le varie forze in campo alla vigilia di dossier decisivi per l’Italia, primo fra tutti la vicenda Mediaset-Vivendi. Su questo fronte l’authority guidata da Marcello Cardani deve decidere a quali condizioni la media company guidata da Bollorè potrebbe prendere il controllo di Mediaset e a che condizioni Vivendi potrebbe mantenere l’attuale 30% nel caso decidesse di restare nell’azionariato di Mediaset come secondo azionista. Non solo: a luglio 2017 scatta il primo step del lungo processo – l’Italia deve concluderlo al massimo entro il 2022 – che porterà alla liberazione della banda 700Mhz a favore delle Tlc mobili: un altro dossier caldo che vedrà l’authority impegnata in prima linea.

Oltre a Tiscar, la rosa dei papabili prevede ancora il nome di Vito Di Marco (consulente della piattaforma Tivùsat, giornalista che avrebbe riscosso l’ok di Paolo Romani), Roberto Sanbuco (già Capo del Dipartimento delle Comunicazioni al Ministero dello Sviluppo dal 2009 al 2013, con gli esecutivi Prodi/Berlusconi/Monti), Mario Antonio Scino (avvocato dello Stato, ex Segretario Generale dell’Autorità dei Trasporti e all’Energia, varie esperienze come Capo del Legislativo di diversi ministeri) e – scrive la Repubblica – Egidio Viggiani ex responsabile affari regolamentari di Telecom Italia, ma da tempo al servizio di Tarak Ben Ammar. “Segnalati” dai parlamentari M5S della Commissione di Vigilanza Rai Antonio Sassano, a lungo consulente dell’AgCom e del ministero delle Comunicazioni, massimo esperto italiano in materia di frequenze; l’avvocato Fulvio Sarzana, specializzato in Diritto delle comunicazioni; e Oreste Pollicino, docente alla Bocconi di Diritto costituzionale e legislazione dei media.

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