IL CASO

Apple-Epic Games, si inasprisce lo scontro: Fortnite non tornerà sull’App store (per ora)

Cupertino ha deciso di esercitare il suo diritto a tenere fuori il gioco dal marketplace finché il processo non sarà concluso. Ma ci potrebbero volere fino a cinque anni

Pubblicato il 23 Set 2021

Domenico Aliperto

fortnite

Apple non consentirà a Fortnite di tornare sull’App store, e quindi sui suoi dispositivi, fino a quando la battaglia legale con la software house che sviluppa il videogioco, Epic Games, non sarà completamente conclusa. Questo potrebbe voler dire che per riavere il titolo sull’iPhone potrebbero volerci diversi anni. Apple ha espulso per la prima volta Fortnite dall’App Store ad agosto 2020 per aver violato le sue regole sui pagamenti in-app su iPhone offrendo agli utenti un modo alternativo di pagare. La rimozione ha portato Epic Games a presentare quella che, secondo i media americani, sembrava essere una causa in gran parte premeditata.

L’evoluzione del caso

Un avvocato di Apple ha affermato che la società “ha esercitato la sua discrezionalità nel non ripristinare l’account del programma per sviluppatori di Epic in questo momento” in risposta a una richiesta del produttore di videogiochi in tal senso, secondo una lettera inviata all’avvocato di Epic e twittata ieri dal Ceo della società, Tim Sweeney. “Inoltre, Apple non prenderà in considerazione alcuna richiesta di reintegrazione fino a quando la sentenza del tribunale distrettuale non diventerà definitiva e inappellabile”, ha affermato la lettera dell’avvocato di Apple, una copia della quale è stata fornita a Cnn dalla stessa Epic.

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La mossa intensifica ulteriormente una battaglia giudiziaria di mesi tra le due società sulle regole di Apple per il suo App Store e suggerisce che il gioco estremamente popolare non tornerà sui dispositivi iOs fino alla fine di un processo di appello. Sweeney ha detto in un tweet che il procedimento potrebbe richiedere fino a cinque anni.

Il giudice distrettuale Yvonne Gonzalez Rogers, della California, ha stabilito all’inizio di questo mese che Apple non può più vietare agli sviluppatori di app di indirizzare gli utenti a opzioni di pagamento al di fuori dell’App Store. Tuttavia, il giudice ha deciso che il produttore di iPhone non avesse un monopolio e ha stabilito che era nei suoi diritti rimuovere Fortnite dai suoi dispositivi. Epic ha impugnato la decisione.

In un processo durato quasi tutto maggio, Epic aveva infatti sostenuto che l’App Store costituisce un monopolio perché è l’unico modo per accedere a centinaia di milioni di utenti iPhone e che Apple ha danneggiato la concorrenza vietando altri app store o metodi di pagamento sui suoi dispositivi. Apple ha cercato di sminuire tale argomento sottolineando che l’iPhone è uno dei numerosi dispositivi in cui gli utenti di Fortnite possono giocare e acquistare la sua valuta di gioco V-bucks, inclusi smartphone Android (Epic sta combattendo una causa simile contro Google) e video console di gioco come PlayStation e Xbox, molte delle quali non consentono metodi di pagamento alternativi e addebitano commissioni simili.

Lo sfogo di Sweeney su Twitter

Con una serie di tweet, Sweeney ha criticato quella che ha definito “un’altra straordinaria mossa anticoncorrenziale di Apple” e ha lasciato intendere che l’azienda è tornata indietro sulla parola data. “Apple ha mentito”, ha detto, citando dichiarazioni precedenti in cui Apple ha affermato che avrebbe accolto Epic di nuovo se avesse accettato di giocare secondo le stesse regole di tutti gli altri sull’App Store. “Epic ha accettato, e ora Apple ha rinnegato un altro abuso del suo potere di monopolio su un miliardo di utenti”.

Un portavoce di Apple ha rifiutato di commentare i tweet di Sweeney, ma ha indirizzato la Cnn a parti della decisione del tribunale in cui il giudice si è pronunciato a favore di Apple. “Con oltre 30 milioni di sviluppatori iOs registrati, non è particolarmente sorprendente, o necessariamente nefasto, che Apple non negozi i termini in generale”, ha scritto il giudice.

Sweeney ha promesso che Epic continuerà a fare pressione su Apple. “Continueremo a combattere“, ha detto su Twitter. “La necessità di un’azione normativa e legislativa è più chiara che mai”.

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