IL CASO

Apple, già guai per il Vision Pro: è troppo complesso produrlo

Il visore da quasi 3.300 euro annunciato come il “gioiello” del 2024 vedrà la luce in pezzi “limitati”: meno di 400mila unità secondo indiscrezioni del Financial Times. Le aziende produttrici sarebbero in serie difficoltà a gestire il complesso design del dispositivo

Pubblicato il 03 Lug 2023

Partenza in salita per il Vision Pro di Apple, l’innovativo visore Ar/Vr presentato nel corso della Developer Conference di giugno e destinato a debuttare sul mercato a partire dal 2024 al costo di 3.499 dollari, quasi 3.300 euro.
Apple sta infatti già tagliando gli obiettivi di produzione: secondo quanto riportato dal Financial Times, Luxshare Precision Industry Co, l’azienda cinese che sta inizialmente assemblando il dispositivo, avrebbe difficoltà a gestire il complesso design del nuovo gadget. Uno degli ostacoli principali, in particolare, sarebbe la creazione di display interni ad alta risoluzione che proiettino gli occhi di chi li indossa verso il mondo esterno.

Rimandati i piani per una versione più economica

Secondo le indiscrezioni giornalistiche, la Mela si starebbe preparando a produrre nel 2024 meno di 400.000 unità del device. Due fornitori cinesi di componenti hanno dichiarato che Apple ha chiesto solo componenti sufficienti per 130.000-150.000 unità nel primo anno, mentre i piani per una versione più economica sono stati rimandati. L’iniziale obiettivo di vendita interno era di 1 milione di unità nei primi 12 mesi.

Il Vision Pro è l’ultima mossa dell’azienda per sostenere lo slancio delle vendite e cercare di dare impulso a un settore, quello della realtà mista, che per anni ha faticato a entrare nel mainstream. Il dispositivo, che assomiglia a occhiali da sci high-tech, avrà un proprio sistema operativo, visionOS, e un App Store dedicato. Il suo arrivo è previsto per l’inizio del prossimo anno negli Stati Uniti, seguito poi da altre regioni.

Una nuova era del Metaverso

L’obiettivo di Apple Vision Pro è fornire nuovi strumenti per rendere più profonda l’esperienza della realtà aumentata, mettendo sullo stesso piano immagini digitali e naturali. Secondo molti analisti, sarebbe l’avvio di una nuova fase del Metaverso, di cui però nessuno è ancora in grado di indicare i confini.

Il device è stato definito dagli esperti come il “meno convenzionale” tra i dispositivi progettati dalla compagnia di Cupertino, e sicuramente il più innovativo dal lancio dell’Apple Watch nel 2014. Per realizzarlo ci sono voluti sette anni e centinaia di prototipi sottoposti a lunghi test. L’obiettivo era consentirne l’uso prolungato, senza lasciare un senso di fastidio e pesantezza sul volto. Vision Pro può essere controllato con il semplice movimento degli occhi, con la voce e con le mani. Non ci sono mouse o controller. Basta uno sguardo per metterlo in funzione, o per passare dalla realtà virtuale a quella reale, grazie a un sistema operativo studiato apposta per questo visore.

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