Dopo aver lanciato ad aprile un servizio analogo per iPhone, Apple condividerà con i clienti americani strumenti e conoscenze per riparare i propri laptop MacBook in autonomia e direttamente a casa. L’azienda ha precisato che le parti originali e i servizi di assistenza sono disponibili a partire da oggi 23 agosto. I clienti possono acquistare i kit di riparazione o noleggiarli per un uso una tantum al costo di 49 dollari: le riparazioni “self-made” sono attualmente possibili solo sui modelli MacBook Air e MacBook Pro dotati di chip M1, e l’intenzione, almeno stando a quello che riportano i media statunitensi, è quella di espandere il servizio in Europa nel corso del 2022.
In arrivo la pubblicità sull’applicazione Maps?
Dalla stampa americana arriva anche l’indiscrezione secondo la quale Apple, a partire dal 2023, potrebbe integrare gli annunci nella sua app di navigazione, Maps. Lo afferma Mark Gurman di Bloomberg, solitamente molto informato sulle novità che riguardano Cupertino. La novità dovrebbe essere annunciata all’evento autunnale di Apple, durante il quale verranno presentati gli iPhone 14.
Nell’ultima edizione della newsletter Power On, Gurman ha rivelato che il team di ingegneri di Apple ha già iniziato a preparare il software per supportare gli annunci. Gurman aveva riferito in precedenza che la società aveva testato una versione interna dell’applicazione che includeva le pubblicità. Nello specifico, Maps non mostrerà tradizionali banner durante la navigazione, ma solo nei risultati di ricerca sponsorizzati. Una catena di ristoranti, per esempio, potrebbe investire per apparire nei primi posti quando si cercano parole come “hamburger” o “pizza” per ottenere l’elenco delle attività nelle vicinanze o in un determinato luogo.
Apple offre già la possibilità di inserire annunci sull’App Store. Gli sviluppatori possono pagare per posizionare il loro software in cima ad alcuni elenchi, per categorie e tipologia di app. Gurman suggerisce che Apple intende espandere le sue entrate pubblicitarie dai circa 4 miliardi di dollari fatturati all’anno di oggi ad almeno 10 miliardi di dollari annuali.
La produzione di iPhone 14 potrebbe essere avviata in India
Bloomberg infine riferisce che il gruppo starebbe pensando di avviare la produzione di iPhone 14 in India. La società avrebbe lavorato con i fornitori per aumentare la produzione nel subcontinente e diminuire i tempi di produzione di nuovi device da sei a nove mesi. Secondo Bloomberg, Foxconn ha studiato il processo di spedizione di articoli dalla Cina e l’assemblaggio dell’iPhone 14 nel suo stabilimento presso la città di Chennai, nell’India meridionale. È dunque probabile che la produzione dei primi iPhone 14 indiani venga completata alla fine di ottobre o novembre, ma Apple non ha confermato né smentito l’indiscrezione.
Quello che è noto è che la società ha spostato alcune aree della produzione di iPhone dalla Cina ad altri mercati, tra cui l’India, il secondo mercato di smartphone più grande del mondo, e sta pianificando anche di assemblare in loco anche i tablet iPad. La scorsa settimana, Nikkei aveva riferito del resto che i fornitori del gigante tecnologico sono in trattative per produrre per la prima volta Apple Watch e MacBook in Vietnam. L’India e Paesi come il Messico e per l’appunto il Vietnam stanno infatti diventando sempre più importanti per i produttori che gestiscono le commesse dei marchi americani alle prese col tentativo di portare le operazioni fuori dalla Cina.