IL PROGETTO

Assist alle startup, nasce Lumen Ventures: sul piatto 25 milioni

Via libera da Banca d’Italia alla prima Società d’investimento semplice. Il ceo: “Tassello mancante al mercato del venture capital nel nostro Paese”

Pubblicato il 23 Lug 2020

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Crescita di startup innovative e Pmi nel mirino di Lumen Ventures, prima Società di Investimento Semplice autorizzata dalla Banca d’Italia e primo operatore di venture capital vigilato con sede principale a Roma.

La società si affaccia al mercato puntando a una raccolta di capitali pari a 25 milioni di euro da investire in quattro anni nel settore, ancora poco presidiato in Italia, delle startup Early Stage, purché soddisfino “criteri di eccellenza in termini di business model – si legge nella nota – e abbiano un potenziale di crescita e profittabilità in linea con i best in class internazionali”. Le startup verranno poi seguite per prepararsi al lancio nel mercato italiano ed europeo.

Obiettivo, si legge in una nota, accelerare lo sviluppo di un ecosistema innovativo utile al Sistema Paese grazie agli investimenti in startup ad alto potenziale tecnologico e di crescita e Pmi.

Venture capital, mercato in Italia e Europa

L’operazione avviene in un momento di snodo per il mercato del Venture Capital, cresciuto negli ultimi cinque anni in Europa: nel secondo trimestre si è raggiunto il picco massimo di investimento pari a 9,3 miliardi di euro. In Italia, il 2019 è stato un anno record sia per il numero di operazioni realizzate, 148 rispetto alle 102 dell’anno precedente, sia per i capitali investiti, 597 milioni di euro contro i 521 del 2018. Nel 2020, in un momento storico delicato, Lumen Ventures punta al rilancio dell’ecosistema italiano delle startup, anche verso l’estero, partendo dalle idee che sono alla genesi dell’innovazione.

Società di Investimento Semplice: quando è nata

Introdotta dal Decreto Crescita come veicolo di investimento finalizzato alla raccolta di capitali privati per dare impulso all’innovazione, la Sis si configura come nuovo organismo di investimento collettivo del risparmio e si inserisce nell’ambito dei fondi di investimento alternativi, in forma di società di investimento a capitale fisso. Alla Sis è consentito di raccogliere risorse fino a un massimo di 25 milioni di euro, per investimenti in piccole e medie imprese non quotate che si trovano nella fase di sperimentazione, di costituzione e di avvio dell’attività (quindi startup).

Le SiS che rispettano i requisiti sanciti dalla legge possono operare dopo aver ricevuto l’autorizzazione della Banca d’Italia, previo parere della Consob, ed essere state inserite in un apposito albo dell’Istituto.

Dietro Lumen un team under30

“Credo che in Italia si trovino realtà imprenditoriali che non hanno nulla da invidiare a esempi esteri – dice il Ceo & Founder di Lumen Ventures, Davide Fioranelli, a suo tempo fondatore di Freetrade a Londra -. Per questo ho deciso di avviare un progetto sfidante nel mio Paese di origine, mettendo a frutto le competenze maturate a Londra come fondatore di una startup, prima, e da investitore, poi”.

Lumen Ventures è stata progettata insieme a un team under30 che ha già curato investimenti in numerose startup, “una solida esperienza sul campo – dice ancora Fioranelli -. Non abbiamo una preferenza di settore ma contiamo di beneficiare dell’esperienza nel Fintech guardando in primo luogo agli ambiti Insurtech, Healthtech, Foodtech”.

“La Sis è lo strumento che mancava al mercato del Venture Capital. Potremmo definirlo il veicolo dei millennials – dice Renato Giallombardo, Head of Venture Capital e Partner in Gianni, Origoni, Grippo, Cappelli & Partners – che interviene nel segmento più complesso della prima crescita della startup, dove la capacità di management, l’energia e la competenza dei trentenni formati all’estero, o che hanno avuto più coraggio nel nostro Paese, sono elementi imprescindibili”.

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