INNOVAZIONE

Banda larga, Renzi: “La Calabria accelera il progresso dell’Italia”

Il premier al Sud per la Salerno-Reggio Calabria e per una visita al distretto cosentino della cybersecurity: “Niente più Italia di serie A e B. Senza le nuove reti non ci può essere innovazione”

Pubblicato il 10 Mar 2016

Andrea Frollà

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A metà luglio torniamo qui anche per fare il punto sulla banda larga, la Calabria sta investendo molto sulla banda larga, c’è un lavoro straordinario“. Lo ha detto Matteo Renzi, durante la cerimonia per la galleria di Mormanno sulla Salerno-Reggio Calabria. “Bisogna far passare il messaggio che la banda larga diventerà sempre più la condizione perché ci possa essere un lavoro innovativo”, ha spiegato il premier sottolineando l’importanza di tutte le infrastrutture in grado di accelerare il progresso dell’Italia, tra cui appunto quelle relative alle reti broadband e ultrabroadband. “Facciamo la lotta alla ‘ndrangheta, portiamo lavoro ma anche le infrastrutture che non vuol dire solo Salerno-Reggio Calabria, ma anche quelle immateriali che permetteranno di non avere più Italia di serie A e di serie B“.

Il presidente del Consiglio si è recato anche a Cosenza, per visitare il Distretto calabrese della Cybersecurity. Accompagnato dal ministro delle Infrastrutture, Graziano Delrio, dal sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Marco Minniti, e dal presidente della Regione Calabria, Mario Oliverio, il premier ha potuto osservare con i propri occhi le attività del polo tecnologico cosentino. Un centro con obiettivi di ricerca industriale e di sviluppo di soluzioni di sicurezza innovative, come apparati mobile all’avanguardia e sistemi di dematerializzazione dei documenti, indirizzate alla protezione dei servizi di pagamento elettronico e degli utenti nella fruizione dei servizi online.

Proprio da Cosenza Renzi ha inoltre ricordato che il Governo ha da poco annunciato un investimento pluriennale da 150 milioni sulla sicurezza informatica. La vera scommessa, ha spiegato il premier, “è capire cosa capiterà nei prossimi 20 anni. Possono essere il Mezzogiorno, la Calabria e Cosenza un pezzo di questa sfida? Noi siamo qua per dire sì e che questo sarà possibile grazie a un grande player che si chiama Poste (la società guidata da Francesco Caio ha guidato il progetto dell’hub per la cybersecurity assieme alla giapponese Ntt Data, ndr)”. Per capire il “valore straordinario” della ricchezza culturale della Calabria, secondo il presidente del Consiglio, basta vedere “le startup incoraggiate dall’azione dell’università della Calabria, ma anche dall’investimento delle Poste, che ospita molti giovani che a Cosenza, come in altre realtà, costruiscono un pezzettino di futuro“.

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